Tredici anni, pieno di vitalità ed una sfrenata passione per le due ruote. ‘Una forza della natura’, come lo definiscono gli insegnanti che lo hanno cresciuto nella sua educazione.
Quattro scuole, le primarie di Chiuppano e Carrè, ma anche le secondarie di Carrè e Schio, oggi piangono Marco Vicalvi, morto con il papà mentre sfrecciavano spensierati e felici in un normale venerdì sera. Quando si chiede di Marco a chi lo conosceva è impossibile non accostarlo alle moto. Sulle foto di facebook, accanto al suo visino furbo che racconta però tutta l’ingenuità dei suoi anni, troneggiano i suoi magnifici trofei.
’Ricordo un particolare inquietante – riporta una delle insegnanti delle elementari di Carrè – Un giorno mi racconto` che aveva messo i propri dati su un sito internet dal titolo ’Come moriro`’ ed io gli dissi che non era proprio il caso che si preoccupasse di queste cose alla sua eta`’.
’Oggi a scuola è uno strazio, non si può proprio pensare ad altro – racconta un docente della scuola media di Carrè – anche perche` Marco era una personcina promettente, uno di quei tipini che non ti puoi scordare. A nessuno era passato inosservato, e con la sua grinta sembrava capace di grandi cose.’ Marco era stato bocciato a scuola, ma si era rimesso in carreggiata proprio grazie a quel suo spirito un pò ribelle che gli dava una marcia in più rispetto agli altri.
C’è dolore misto a rabbia nel comune di Carrè, dove tutti conoscevano Sergio e Marco. In molti non vogliono parlare, preferiscono il silenzio. Qualcuno ha detto che pregherà per Marco, che un balordo destino, ha voluto raggiungesse nell’aldilà il suo grande mito Marco Simoncelli . Andava fiero Marco di avere il nome di battesimo in comune con quel fenomeno della velocità.
Umberto D’Anna