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Schio. ‘La prego, mi aiuti, sono povera e non ho i soldi per mangiare’. Il sindaco smaschera truffatrice seriale’

Si avvicina a lui chiedendogli dei soldi, mendicando, raccontando una storia strappalacrime. Genitori morti, povertà e nemmeno un euro per comprare un panino. ‘La prego mi aiuti – implora la ragazza sui 25 anni, con il volto scavato e l’aria della vittima – ma l’uomo in cui si imbatte è il sindaco di Schio, che le chiede di fermarsi, chiama i vigili del Consorzio Alto Vicentino, che portano la giovane nei loro uffici.
‘Ma quale ragazza in difficoltà – rivela lo stesso Valter Orsi – era una truffatrice ed una ladra incallita, il suo curriculum penale a soli 25 anni anni non lascia dubbi’.
Il fatto è accaduto l’altra mattina, in via Pasin. Il sindaco stava rientrando al Comune quando è stato avvicinato dalla ragazza che non l’ha riconosciuto. ‘Da questo ho capito che era qualche delinquentella in trasferta, di quelle che sotto le feste girano qua e là per impietosire ignari cittadini, a cui spillano soldi, che magari il malcapitato di turno sgancia per compiere la buona azione natalizia’.

Il primo cittadino dopo aver ascoltato la storia toccante della ragazza, l’ha intrattenuta. Nel frattempo sono arrivati gli agenti che le hanno chiesto di seguirli. ‘Reati non ne ha commessi – ha spiegato Orsi – ma l’idea che avrebbe potuto ingannare qualche brava persona mi ha infastidito. La Polizia Locale mi ha messo al corrente dei precedenti penali della giovane che è stata allontanata da Schio e che non credo che ci metterà più piede dopo quanto accaduto’.
‘I cittadini devono segnalare le anomalie. Non mi stancherò mai di raccomandarlo. Spesso li vedo attivi sui social network a denunciare furti, borseggi o persone sospette – conclude il primo cittadino di Schio – ma questo non serve a niente se rimane sul web. Occorre chiamare le centrali operative delle forze dell’ordine affinchè intervengano tempestivamente. Questo può essere determinante per la prevenzione e la repressione dei reati. Soprattutto la prevenzione’.
N.B.