Tredici lavoratori in nero, l’attività di un noto ristorante scledense sospesa e una serie di sanzioni pari a 25 mila euro. E’ bilancio del controllo effettuato sabato sera dai militari della Guardia di finanza di Schio e dagli uomini della Direzione Territoriale del Lavoro all’interno di un ristorante di Schio.
Complessivamente i militari delle Fiamme gialle hanno identificato 13 lavoratori in nero impiegati sabato sera all’interno dell’esercizio. Il blitz di sabato, spiegano dalla Guardia di finanza “si inserisce in un più ampio contesto ispettivo finalizzato al contrasto del “lavoro sommerso” nei diversi settori economici che caratterizzano il locale tessuto imprenditoriale”. In particolare i militari delle Fiamme gialle, nel caso del ristorante scledense, hanno avviato una dettagliata attività info-investigativa. Per giorni hanno tenuto sotto controllo il ristorante con sopralluoghi e appostamenti. Il lavoro dei Finanzieri ha permesso di scoprire come e quando venivano impiegati i lavoratori in nero. La ditta che da poco aveva acquisito il ristorante, specialmente nei fine settimana o nelle giornate di maggiore affluenza quando venivano anche organizzate serate di musica, avrebbe impiegato i lavoratori “fuori legge”.
I tredici lavoravano soprattutto come camerieri, cuochi, lavapiatti e baristi, tra questi c’era anche una minorenne che lavorava come cameriera. “In base alla normativa prevista per contrastare il fenomeno del sommerso da lavoro – art. 14, comma 1, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 – spiegano dalla Guardia di finanza – è stato adottato, nei confronti del datore di lavoro, il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Tale provvedimento, infatti, è previsto allorquando il personale non risultante dalla documentazione obbligatoria sia pari o superiore al venti per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro”. Nel caso del ristorante per nessun impiegato era presente la documentazione obbligatoria. Per le violazioni sono previste sanzioni che potrebbero raggiungere i 25mila euro.
Di Redazione Thiene On Line