Ha rassegnato ‘le dimissioni’ con una mail la Cooperativa di Monselice che un mese fa aveva portato circa 40 profughi nella ex Colonia di Schio, a Valli del Pasubio.
Una ventina di migranti sono già stati trasferiti in strutture private a Valdastico, con buona pace del Sindaco Claudio Guglielmi, per nulla soddisfatto della cosa, mentre i rimanenti sono in fase di ‘spostamento’ in questi giorni.
La motivazione risiede nelle condizioni dello stabile, troppo deteriorate per ospitare persone in cerca di riparo e troppo costose per essere rimesse a nuovo.
“Quando abbiamo messo a disposizione la struttura siamo stati assolutamente trasparenti – ha spiegato Valter Orsi, Sindaco di Schio – Avevamo informato che ci sarebbero stati parecchi lavori da fare, ma probabilmente i gestori della cooperativa non si erano resi conto dell’entità del lavoro di manutenzione”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la rottura di una conduttura, il cui ripristino non è cosa da poco.
Sommato ai 2.500 euro al mese di affitto e al costo della normale gestione dello stabile, probabilmente la Cooperativa di Monselice si è trovata a dover fare dietrofront per non doversi sobbarcare costi troppo elevati.
Il Sindaco di Valli del Pasubio, Armando Cunegato, qualche giorno fa aveva spiegato di essersi messo in moto lui stesso per cercare una soluzione a favore dei profughi, che nella Colonia di Schio stavano soffrendo il freddo a causa di un clima diverso da quello a cui sono abituati e soprattutto a causa del malfunzionamento dello stabile stesso.
Schio rimarrà senza profughi quindi? Assolutamente no secondo il primo cittadino “Schio ospita già una quarantina di profughi – ha spiegato Orsi – però sono alloggiati in strutture private, gestiti da persone che si sono accordate direttamente con la Prefettura. Su questo – ha concluso – il Comune non può fare nulla”.
A.B.