Un messaggio diretto che colpisce al cuore, immediato e senza intermediari. Perché il lavoro è un diritto, ma in tempi di crisi bisogna inventarsi nuove idee. E’ quello che ha fatto Patricia Pizzatti, 41enne argentina con cittadinanza italiana, sposata e madre di 2 figli, che la mattina di sabato 15 novembre andrà in Piazza Statuto a Schio e si posizionerà in un luogo ben visto con il cartello ‘cerco lavoro’. Lo farà per sé stessa, perché in effetti Patricia cerca lavoro, ma lo farà anche per tutte quelle migliaia di persone che cercano disperatamente un impiego e che, spesso a causa dell’età, non vengono prese in considerazione per nessun ruolo.

 

Patricia Pizzatti le ha provate davvero tutte per ritagliarsi un posto da qualche parte, e dopo aver percorso tutti gli iter possibili ha deciso di scendere in piazza, nel vero senso della parola, per mettersi ‘in vetrina’ e provare essere ‘acquistata’ come lavoratrice.

Nessun doppio senso e nessuna malizia, ma solo tanta voglia di lavorare seriamente e dignitosamente per il bene della sua famiglia.

“Penso che non ci sia una sola azienda del vicentino che non abbia il mio curriculum – ha detto Patricia – ma finora nessuno mi ha contattata, nemmeno per un colloquio. Ho lasciato i miei dati anche a tutte le agenzie che conosco, ma niente, non si muove niente. Dopo i 35 anni oggi si è ‘vecchi’ per il mondo del lavoro e le porte rimangono sbarrate”.

Dopo aver lavorato alla ‘Roberto Industrie Alimentari’, da 8 anni Patricia si è trasferita a Schio per amore. Qui ha fatto la sua esperienza al bancone di bar, aprendone anche uno in prima persona. Ma la sorte non è stata dalla sua parte e la donna si è trovata a dover chiudere l’attività trascinandosi dietro una serie di incombenze. Grintosa e determinata, finalmente dopo un breve periodo di sconforto, Patricia ha deciso di reagire.

“Non voglio fare l’attivista e non voglio essere protagonista di rivoluzioni – ha commentato lucida e serena – ma per me è arrivato il momento di agire in prima persona. Non ho nessuna intenzione di chiedere l’elemosina, anche perché ci sono talmente tante persone che hanno bisogno della carità che la gente quando le vede si gira dall’altra parte. A me va bene qualsiasi tipo di lavoro, basta che sia legale. Non ho pregiudizi, mi basta guadagnarmi la pagnotta e avere un’occupazione lavorativa. Sabato 15 novembre il mercato sarà un’occasione per mettermi ‘in vetrina’ come lavoratrice. Mi auguro – ha concluso – che tra tutte le persone che passano di là ci sia anche qualcuno che ha un impiego da offrirmi”.

 

Anna Bianchini

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