A distanza di una settimana, quattro episodi di inaudita violenza rendono il clima incandescente in una Schio, stufa di dovere fare i conti con una criminalità fastidiosa, pronta a tutto pur di portare a termine i propri piani. Che non esita a fare molto male alle proprie vittime anche per pochi euro.
Una criminalità, che non è quella del ladro o del rapinatore professionista, ma del delinquente incallito, spavaldo anche davanti alle telecamere e ai controlli delle forze dell’ordine. Che non teme la repressione, ma che agisce sapendo che tanto, il giorno dopo, anche se verrà acciuffato, sarà fuori a piede libero.
L’argomento sicurezza lascia andare il sindaco Valter Orsi ad uno sfogo personale. Uno sfogo amaro da parte di chi non vuole negare l’evidenza ed i fatti accaduti in questi giorni. Episodi che destabilizzano e disorientano gli scledensi che si sentono sempre meno sicuri quando chiudono la propria attività commerciale o rincasano.
Sindaco Orsi, cosa sta accadendo a Schio?
Sono senza dubbio tre episodi di violenza che fa paura e siamo di fronte a gente già nota alle forze dell’ordine. Recidiva e senza scrupoli. Le telecamere serviranno a dare una mano alle forze dell’ordine, che stanno già lavorando per assicurare alla giustizia chi sembra non aver timore di niente, che non esita ad agire anche sotto i sofisticati sistemi di videosorveglianza. La rabbia è quella. Le telecamere registrano, gli investigatori impiegano giorni e giorni di indagini con tutta la trafila burocratica per arrestarli o denunciarli, ma poi questi soggetti ritornano per strada a fare i loro comodi. Si rende conto che il problema è a monte? Sono perfettamente in linea con il comandante Scarpellini quando dice che ormai siamo dinanzi ad uno Stato che si preoccupa di tenere vuote le carceri anzichè punire in maniera esemplare i delinquenti.
Cosa vuole dire ai cittadini di Schio che stanno commentando con disorientamento e sfiducia i fatti di cronaca sui social network?
Che sono accanto a loro. Sono sconfortato anche io, che mi sono impegnato davvero tanto, che continuo a farlo ogni giorno e che ho già messo nel bilancio dell’anno prossimo, altre 75mila euro per incrementare il sistema di sorveglianza. La rabbia è che abbiamo risorse umane validissime, abbiamo organizzato pattugliamenti e controlli sia in centro che nei parchi e nei punti nevralgici, ma qui siano dinanzi a qualcosa che va ben oltre l’impegno del comune. Siamo dinanzi a qualcosa di ben più ampio e non voglio fare il solito discorso anti immigrazione perchè abbiamo anche delinquenti nostrani. Ma fino a quando non ci saranno pene certe e certa gente penserà di potere fare quello che vuole rimanendo impunito, non si risolveranno le cose.
Sabato sera, una 30enne è stata aggredita da un bandito incappucciato e armato. Non si sa ancora se la pistola con cui l’ha minacciata fosse vera…..
Per fortuna, l’intervento di un passante ha evitato il peggio, ma immagino il terrore di quella ragazza. A proposito, lancio un appello all’uomo che non ha esitato ad intervenire per salvarla. Vorrei che venisse al Comune perchè vorrei stringergli la mano e ringraziarlo per quello che ha fatto con senso civico e coraggio.
Natalia Bandiera