A distanza di una settimana, quattro episodi di inaudita violenza rendono il clima incandescente in una Schio, stufa di dovere fare i conti con una criminalità fastidiosa, pronta a tutto pur di portare a termine i propri piani. Che non esita a fare molto male alle proprie vittime anche per pochi euro.
Una criminalità, che non è quella del ladro o del rapinatore professionista, ma del delinquente incallito, spavaldo anche davanti alle telecamere e ai controlli delle forze dell’ordine. Che non teme la repressione, ma che agisce sapendo che tanto, il giorno dopo, anche se verrà acciuffato, sarà fuori a piede libero.
L’argomento sicurezza lascia andare il sindaco Valter Orsi ad uno sfogo personale. Uno sfogo amaro da parte di chi non vuole negare l’evidenza ed i fatti accaduti in questi giorni. Episodi che destabilizzano e disorientano gli scledensi che si sentono sempre meno sicuri quando chiudono la propria attività commerciale o rincasano.
Sindaco Orsi, cosa sta accadendo a Schio?
E’ evidente che siamo dinanzi ad una escalation di fatti sui quali ogni giorno vengo informato perchè l’attenzione di questa amministrazione, sul tema sicurezza, è altissima. Sono in costante contatto con il Capitano Vincenzo Gardin, comandante della compagnia dei Carabinieri di Schio e con il comandante Giovanni Scarpellini, che in questi anni di collaborazione, dopo il suo insediamento al Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino, sta lavorando in maniera encomiabile. Come sindaco, io mi sento a posto con la mia coscienza perchè sono state messe in campo tutte le risorse economiche e umane possibili. Oltre al capillare controllo del territorio da parte di Arma e Polizia locale, ben trenta ausiliari si danno da fare giornalmente per dare il proprio contributo e vigilare sui luoghi nevralgici della città. Ma non si può essere ovunque e ad ogni momento della giornata, è normale che qualcosa ci sfugga.
Prima l’anziana che a Magrè, viene scaraventata a terra e spedita in ospedale con una ferita alla testa da un borseggiatore. Poi, la tentata rapina alla Frabbrica alta, quindi il titolare dello Scledum a cui viene scagliata una bottiglia in pieno volto…
Sono senza dubbio tre episodi di violenza che fa paura e siamo di fronte a gente già nota alle forze dell’ordine. Recidiva e senza scrupoli. Le telecamere serviranno a dare una mano alle forze dell’ordine, che stanno già lavorando per assicurare alla giustizia chi sembra non aver timore di niente, che non esita ad agire anche sotto i sofisticati sistemi di videosorveglianza. La rabbia è quella. Le telecamere registrano, gli investigatori impiegano giorni e giorni di indagini con tutta la trafila burocratica per arrestarli o denunciarli, ma poi questi soggetti ritornano per strada a fare i loro comodi. Si rende conto che il problema è a monte? Sono perfettamente in linea con il comandante Scarpellini quando dice che ormai siamo dinanzi ad uno Stato che si preoccupa di tenere vuote le carceri anzichè punire in maniera esemplare i delinquenti.
Cosa vuole dire ai cittadini di Schio che stanno commentando con disorientamento e sfiducia i fatti di cronaca sui social network?
Che sono accanto a loro. Sono sconfortato anche io, che mi sono impegnato davvero tanto, che continuo a farlo ogni giorno e che ho già messo nel bilancio dell’anno prossimo, altre 75mila euro per incrementare il sistema di sorveglianza. La rabbia è che abbiamo risorse umane validissime, abbiamo organizzato pattugliamenti e controlli sia in centro che nei parchi e nei punti nevralgici, ma qui siano dinanzi a qualcosa che va ben oltre l’impegno del comune. Siamo dinanzi a qualcosa di ben più ampio e non voglio fare il solito discorso anti immigrazione perchè abbiamo anche delinquenti nostrani. Ma fino a quando non ci saranno pene certe e certa gente penserà di potere fare quello che vuole rimanendo impunito, non si risolveranno le cose.
Sabato sera, una 30enne è stata aggredita da un bandito incappucciato e armato. Non si sa ancora se la pistola con cui l’ha minacciata fosse vera…..
Per fortuna, l’intervento di un passante ha evitato il peggio, ma immagino il terrore di quella ragazza. A proposito, lancio un appello all’uomo che non ha esitato ad intervenire per salvarla. Vorrei che venisse al Comune perchè vorrei stringergli la mano e ringraziarlo per quello che ha fatto con senso civico e coraggio.
Natalia Bandiera