Con una decisione di giunta l’Amministrazione Comunale scledense ha avviato il percorso per definire un’area comunale destinata alla dispersione delle ceneri. Verificata la rispondenza ai requisiti fissati dalla normativa la scelta è caduta su alcune aree nella zona di Busa Novegno.
Aree ritenute adeguate sia per la loro valenza territoriale e simbolica, sia per la loro accessibilità, vista l’immediata prossimità di una strada di collegamento facilmente praticabile. La definizione dell’area non cambia l’iter previsto dalla normativa per la dispersione: operazione che può avvenire solo in presenza della volontà scritta dal defunto con testamento pubblicato dal notaio. Ad oggi sono state una decina le domande di dispersione ceneri presentate al Comune delle quali sola una è stata autorizzata perché appunto completa di volontà testamentaria.“L’aumento del numero di cremazioni e le richieste di dispersione hanno evidenziato l’esigenza di mettere a disposizione un’area pubblica destinata allo scopo. Esigenza alla quale rispondiamo individuando quest’area che riteniamo adatta non solo per quanto richiesto dalla normativa ma anche come luogo della memoria e del ricordo” spiega l’assessore Mario Benvenuti che ricorda che comunque la dispersione delle ceneri era possibile a Schio anche in passato negli appositi spazi predisposti presso i cimiteri cittadini oppure in area privata con il consenso del proprietario e nel rispetto dei vincoli posti dalla presenza di aree confinanti. “Rispetto a questa possibilità – continua Benvenuti – quello che sembra essere sconosciuto ai più è che la dispersione deve risultare dalla volontà testamentaria del defunto. Un passaggio delicato e importante che ha reso finora prive di titolo le domande che sono state presentate, con solo un’eccezione”.La normativa La dispersione delle ceneri è autorizzata dall’ufficiale dello Stato Civile, ai sensi della legge 130/2001, secondo quanto disposto dall’art. 50 della legge regionale 9/3/2010, n. 21. La dispersione è consentita in aree appositamente destinate all’interno dei cimiteri, in natura o in aree private, ed è invece vietata nei centri abitati così come definiti dal Codice della Strada e individuati con apposita delibera di Giunta Comunale. Nelle aree private la dispersione deve in ogni caso avvenire all’aperto e con il consenso dei proprietari e non può dare luogo ad attività aventi fini di lucro. Vanno in ogni caso rispettate le norme vigenti in materia di zone a tutela assoluta, zone di rispetto e zone di protezione, con particolare riferimento alle acque ad uso umano. La dispersione delle ceneri viene effettuata sulla base della volontà scritta del defunto, che deve essere pubblicata con atto notarile. La decisione di giunta definisce che personale comunale provvederà ad effettuare la vigilanza delle operazioni di dispersione e la stesura dei relativi verbali. Compiti che potranno variare a seconda della ritualità desiderata. Con successivi provvedimenti verranno istituite apposite tariffe per il rilascio dell’autorizzazione alla dispersione delle ceneri, l’istruzione della cui pratica risulta alquanto articolata e particolarmente delicata, e il servizio di vigilanza sulle operazioni di dispersione.I numeri Nel corso del 2012 il Comune di Schio ha autorizzato 57 cremazioni di salme.
Le ceneri sono state assegnate presso l’abitazione in 22 casi (in totale, le ceneri finora affidate ai familiari presso le loro abitazioni sono 105). Si rileva che il trend di domande di cremazione è notevolmente aumentato nel corso degli ultimi anni e si presume che la domanda di cremazione e dispersione delle ceneri possa ulteriormente aumentare, influenzata da motivi economici, in quanto tale scelta consente di risparmiare sia sul servizio di onoranze funebri sia sulla concessione cimiteriale. Si può quantificare in una decina il numero delle domande di dispersione ceneri finora pervenute al Comune, delle quali una sola è stata autorizzata perché completa di volontà testamentaria regolarmente pubblicata con atto notarile.
Di Redazione Thiene On Line