Atteggiamenti “provocatori e pretestuosi” da parte delle forze dell’ordine durante i controlli antidroga di ieri all’Istituto Garbin, a Schio. La definizione è della sezione locale di Rifondazione Comunista, Luca Bertok, e di Giulia Bisogni, coordinatrice provinciale
dei giovani di Prc, che questa mattina hanno firmato e diffuso un documento per esprimere massima solidarietà nei confronti del 17enne arrestato.
“In questi giorni i Carabinieri di Schio stanno svolgendo negli istituti scolastici superiori scledensi delle attività di controllo anti-droga che in verità si rivelano delle vere e proprie retate – è scritto nel documento di rifondazione -. Riteniamo tali atteggiamenti da parte delle forze dell’ordine provocatori e pretestuosi in quanto collegano automaticamente il mondo studentesco al consumo di sostanze illecite. Rifondazione Comunista da sempre si batte affinché le droghe leggere siano legalizzate, come sta avvenendo in molti altri paesi del mondo come l’Uruguay e lo stato del Colorado. Legalizzare le droghe leggere toglierebbe ingenti profitti alla criminalità organizzata, contrasterebbe il sovraffollamento delle carceri (il 40% della popolazione carceraria sta scontando pene collegate direttamente o indirettamente al mondo della droga come spaccio e consumo) e si creerebbe più controllo sociale e produrrebbe nuove figure lavorative e quindi più occupazione”.
I giovani di Rifondazione chiedono inoltre “che i controlli nei confronti degli studenti si fermino, e che l’amministrazione comunale e le forze politiche democratiche di Schio prendano una posizione di netta contrarietà rispetto all’operato dei carabinieri”.