Serate danzanti, locale pieno, tavoli imbanditi. Mesi di gran lavoro per i gestori di un noto ristorante di Schio, attivo soprattutto nei fine settimana, quando spesso si esibivano band dal vivo, proprio per aumentare l’appeal sulla clientela più giovane. Ma qualche dubbio girava, qualche voce correva.
Una di queste è arrivata al Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Schio che, in collaborazione con la Direzione Territoriale del Lavoro di Vicenza, ha avviato lo scorso ottobre un’indagine. Oggi i risultati finali: ben 45 i lavoratori risultati in nero. Tredici di loro erano già stati scoperti durante il primo intervento delle Fiamme Gialle, all’inizio dell’indagine. Poi, grazie alle testimonianze del personale, ne sono stati individuati altri 26. E ulteriori 6 erano stati ingaggiati, sempre senza alcun contratto e senza alcuna comunicazione agli Enti territoriali del lavoro, dal titolare di una società che organizzava concerti all’interno del locale. Dunque, in tutto 45. Soprattutto impiegati come camerieri, cuochi e lavapiatti. Altri come baristi. Tra loro c’è anche una ragazza minorenne. Per un totale di 889 giornate lavorate. Il che, in base a quanto prevede la legge, porta a una sanzione da un minimo di 177mila euro a circa 326mila euro.
La ricostruzione è stata resa possibile attraverso l’esame della documentazione acquisita all’atto del primo accesso nei locali del ristorante, in base alla quale i finanzieri e gli ispettori del lavoro hanno ipotizzato la probabile esistenza di ulteriore personale impiegato in modo irregolare. Le dichiarazioni rese dai lavoratori hanno permesso da un lato di ricostruire le giornate di lavoro da loro prestate e la relativa remunerazione oraria, dall’altro di confermare, in maniera inequivocabile, l’individuazione degli altri colleghi di lavoro che avevano prestato la propria attività lavorativa nel corso del tempo.
Il locale era stato già chiuso dopo l’avvio dell’ispezione, nell’ottobre 2013, provvedimento previsto quando il personale non risultante dalla documentazione obbligatoria sia pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro. Era stata inoltre effettuata una segnalazione alla Siae in relazione alla omessa comunicazione dell’organizzazione dell’evento musicale, che prevedeva l’esibizione di una nota band locale, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro.
di Redazione Thiene on line