Una immediata indagine interna per accertare le responsabilità del ritardo e rispettare la sentenza della magistratura.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha aperto una indagine interna in Regione sul caso della famiglia di Schio che, vinta la causa per il presunto caso di malasanità, un parto cesareo ritardato che 19 anni fa ha provocato al figlio una invalidità permanente del 95 per cento, attende ancora il risarcimento di 3,2 milioni di euro da parte della Regione.
Il Presidente della Regione che ha evidenziato come non sapesse nulla della vicenda e ha chiesto che entro questa mattina arrivi sul suo tavolo una dettagliata informativa su tutta la vicenda che chiarisca la situazione: “Tutta la vicenda ha del surreale – ha detto Zaia – per i tempi e per i modi in cui si è andata sviluppando. L’indagine interna dovrà accertare responsabilità dell’Ente, o esterne, nell’obiettivo comunque di rispettare le sentenze della magistratura e pagare i ricorrenti qualora siano accertate effettive responsabilità della Regione”. Ieri Obiettivo Risarcimento, un gruppo di esperti a cui si è rivolta la famiglia per sbloccare la situazione aveva annunciato l’intenzione di voler avviare un pignoramento in Regione oltre a voler presentare un esposto alla Corte dei Conti affinché venisse aperto un accertamento per spiegare i motivi del ritardo della Regione.
di Redazione Thiene On Line