Ufficialmente il camion era “a riposo”. Strano, perché il mezzo pesante, che proveniva da Lugo ed era diretto a Thiene, è stato fermato a Zugliano questo pomeriggio, poco dopo le 15, dagli agenti della polizia locale Nordest Vicentino. Ma c’era il trucco: una calamita nascosta tra il trattore e il rimorchio, accanto al sigillo del cronotachigrafo. Il che ne alterava il funzionamento.
Un trucco già conosciuto dalle forze dell’ordine. In questo scoperto solo grazie alla “maleducazione” stradale del conducente, sorpreso da una pattuglia di passaggio mentre guidava l’autoarticolato e parlava al cellulare con assoluta naturalezza. Subito fermato dagli agenti in via Maso, all’altezza dell’intersezione con la rotatoria di via Libertà, e accompagnato alla più vicina piazzola di sosta. Erano da poco passate le 15. La prima sorpresa durante il controllo della stampa del cronotachigrafo digitale, dal quale risultava, appunto, che il mezzo era a riposo. Il conducente, un 44enne di Gavi, in provincia di Alessandria, tentava di giustificarsi dicendo che lo strumento era in avaria, ma gli agenti comunque procedevano a un’ispezione più accurata. E lì hanno trovato la calamita, nascosta tra le parti meccaniche del mezzo. Pesanti le sanzioni. Il conducente, al quale è stata ritirata la patente (in casi del genere è prevista una sospensione da 15 giorni a 3 mesi, con decurtazione di 10 punti), dovrà pagare una multa di 1.682 euro, oltre ai 160 euro per l’utilizzo del telefono cellulare alla guida, con ulteriore taglio di 5 punti dalla patente. La ditta proprietaria del veicolo, anch’essa di Gavi, verrà segnalata all’Ufficio Motorizzazione Civile e all’Ufficio Provinciale del Lavoro per i controlli di rito sul titolare della licenza.
di redazione Thiene on line