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Zanè.Ecco come le gioielliere hanno fatto arrestare i due rapinatori

Il piano lo avevano studiato nei minimi dettagli. Uno dei due era andato nell’oreficeria per ordinare una fedina di fidanzamento e studiare il raggio d’azione per il colpo. Non avevano messo in conto la lucidità delle due titolari, le sorelle Franca e Chiara Dal santo di 50 e 31 anni. Le due donne , quando hanno capito di essere di fronte a due banditi armati e pronti a portare via tutti i loro preziosi, sono state brave a mantenere la calma.

Non solo hanno immediatamente attivato l’allarme collegato alla centrale operativa dei carabinieri consentendo loro di arrivare subito sul posto, ma hanno pure provato a dialogare con quei malviventi che ad un certo punto, hanno tagliato la corda, finendo tra le braccia dei militari che li hanno ammanettati. Sono Marco Battistella, 25 anni, residente a Camisano Vicentino e Andrei Daniel Enache, rumeno, 19 anni, residente in provincia di Padova, gli autori della tentata rapina ai danni dell’oreficeria Roncaglia di via Ferrarin 5 di Zanè. I due sabato pomeriggio, sono entrati nell’esercizio commerciale delle due sorelle, alle quali Battistella, qualche giorno prima aveva ordinato l’anello di fidanzamento.
Con la scusa di ritirare il suo sigillo d’amore, con la compagnia di quello che ha presentato come un amico, ha fatto ingresso nel negozio e mentre le due signore erano affaccendate a prendere l’oggetto richiesto, uscivano allo scoperto. Uno di loro ha estratto una pistola che sembrava pronta a fare fuoco, ma che si è poi rivelata una scacciacani, quindi hanno intimato loro di consegnare i contanti custoditi in cassa ed i preziosi della cassaforte.
Le due donne hanno azionato il sistema d’allarme, ma non si sono fermate solo a quello. Hanno cercato di convincere la coppia di criminali a desistere dal loro intento. A quel punto, Battistello e compare hanno deciso di fuggire via, ma ad attenderli c’erano i carabinieri del nucleo Radiomobile della compagnia di Thiene, che non hanno dato possibilità di fuga ai banditi, che stavano tentando di dileguarsi a bordo di due biciclette che hanno confessato di aver rubato proprio con lo scopo di mettere a segno il colpo. A Thiene, i due indagati hanno detto di essere arrivati in treno. Le bici, per le quali non è stata ancora presentata denuncia di furto, le avrebbero prese proprio nei pressi della stazione ferroviaria.
Secondo i militari, non si sarebbero fermati all’oreficeria di Zanè se fossero riusciti a mettere a segno il colpo. All’interno dei rispettivi zainetti, gli investigatori dell’Arma hanno infatti, rinvenuto e sequestrato gli arnesi utilizzati dai tipici rapinatori di professione: nastro isolante per coprire le bocche di vittime ribelli, martelletti per infrangere vetri, cacciaviti , guanti e altri arnesi da scasso.
Al vaglio, la possibilità che Battistella ed Enache siano gli autori dei numerosi furti e rapine messi a segno nelle ultime settimane nell’hinterland thienese.

N.B.