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Zanè. Dopo la lite tenta di uccidere la moglie con un coltello da cucina, marocchino arrestato

Un rapporto conflittuale con la moglie, l’esasperazione per la mancanza di lavoro, continue discussioni, segno di una relazione forse vicino alla fine, litigi furibondi come quello di ieri notte, culminato nel tentato omicidio, culminato con quei due fendenti che hanno rischiato di uccidere la moglie.

I carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto ieri notte in un appartamento al numero 97 di via Roma a Zanè. Un cittadino marocchino Mustapha Mesbahi Sidi, 46 anni, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine per vari reati, ha tentato di uccidere la moglie Cristina Botter, 45 anni, nata a Venezia e residente a Zanè, anche lei disoccupata già nota ai carabinieri. L’immigrato è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, mentre la moglie è ricoverata all’ospedale Santorso, in prognosi riservata: rischia di perdere un rene.

Difficile per i carabinieri della Stazione di Thiene, coordinati dal maresciallo Fabio Piantoni,  ricostruire il fatto di sangue. Inizialmente la vittima avrebbe infatti detto di non conoscere l’aggressore. Gli investigati, invece, sono riusciti a individuarlo e ricostruire quanto accaduto a Zanè. I due coniugi intorno alle 3.30 avrebbero avuto una violenta discussione. Una lite furibonda legata ai loro rapporti ormai compromessi e forse accentuata dalla mancanza di lavoro. I due si sarebbero scambiati parole pesanti e insulti. Il marocchino, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe perso il controllo, ha afferrato un grosso coltello da cucina e senza esitare si sarebbe avventato sulla moglie. L’ha colpita con due fendenti, uno alla regione lombare destra e il secondo al collo, all’altezza della giugulare.

La donna ferita è stata subito soccorsa e trasportata in ospedale, dove è attualmente ricoverata. I medici le hanno riscontrato una “lesione da taglio in peritoneo” e “lacerazione di rene con emorragia”, riservandosi la prognosi. Sentita dai carabinieri Critina Botter non avrebbe fornito elementi utili alle indagini, divagando e dicendo di non conoscere l’aggressore.

I militari dell’Arma della stazione di Thiene hanno avviato subito le indagini che nel giro di pochi minuti hanno consentito di recuperare il coltello utilizzato per il tentato omicidio, ancora sporco di sangue, all’interno dell’abitazione e arrestare il marocchino. Mustapha Mesbahi Sidi adesso si trova in carcere a Vicenza a disposizione dell’autorità giudiziaria.

di Redazione Thiene On Line