Non ce l’ha fatta l’assistente capo del corpo di Polizia Penitenziaria in servizio alla Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova che giovedì della scorsa settimana aveva tentato il suicidio nella sua casa di Villaverla, dopo aver accompagnato la figlia di cinque anni alla scuola materna. Un gesto estremo quello del poliziotto, che si era serrato il collo con una corda, quando è stato salvato in extremis dalla moglie. Le condizioni di A.T. erano apparse subito gravi, ma i medici dell’ospedale di Santorso hanno sperato fino alla fine.

 

Il cuore generoso dell’agente ha cessato di battere ieri pomeriggio. A dargli l’estrema unzione don Marco Pozza, che conosceva bene l’agente in servizio al Due Palazzi.

«Quella del poliziotto penitenziario è una specificità lavorativa molto particolare – ha spiegato ieri don Pozza – i Baschi Azzurri della Penitenziaria sono costantemente esposti a situazioni di stress. Spesso si ritrovano soli, demotivati e sottoposti a innumerevoli rischi”.

di Redazione Thiene on line

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia