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Villaverla. Forse un balordo dietro la rapina all’edicola Tiffany

Un bandito che parlava con chiaro accento italiano e che è riuscito ad arraffare il magro bottino di 50 euro quello che è entrato in azione ieri pomeriggio a Villaverla. Nel mirino del rapinatore solitario, la cartoleria Tiffany in via Giovanni XXIII, dove intorno alle 17,45 era presente uno dei titolari.
Bandito e vittima si sono affrontati. Il primo a quanto pare era vestito di scuro e sul volto indossava un passamontagna. Dietro la minaccia di un coltello, ha preteso la consegna dei soldi custoditi nel registratore di cassa. Quindi, è fuggito via facendo perdere ogni traccia.
Secondo la polizia locale intervenuta sul posto, ad agire sarebbe stato un balordo, forse un tossicodipendente a caccia di quattrini per la dose del momento. Un rapinatore non certo’esperto’, che ha rischiato per soli 50 euro.
L’incasso della giornata infatti, era stato portato via dalla sorella del titolare poco prima che entrasse il rapinatore.
Nessun dubbio sul fatto che si trattasse di un italiano. Nella denuncia presentata dalla vittima si parla di un bandito di età abbastanza giovane che parlava addirittura con inflessione veneta.