Restano dietro le sbarre i due cugini albanesi Erando ed Emilian Bajrami, di 19 e 27 anni, arrestati sabato mattina, dopo aver legato e sequestrano una 86enne nel suo appartamento di Motta di Costabissara, dove l’hanno sorpresa mentre l’anziana stava apparecchiando. Una vile aggressione che i due adesso negano. Stamattina al gip Dario Morsiano che li ha sottoposti all’interrogatorio di garanzia hanno detto che non volevano compiere una rapina, ma nei loro piani c’era il classico furto d’appartamento. Hanno raccontato che sabato, erano le 11 quando sono entrati nella villetta della vecchietta che era intenta a preparare per il pranzo.
‘Non pensavamo fosse in casa – hanno dichiarato – ervamo convinti che fosse fuori. Quando abbiamo capito che non era uscita, abbiamo tagliato i nostri berretti e ne abbiamo fatto dei passamontagna per coprirci il volto. Ma non era premeditato il colpo’.
Riguardo la pistola, i due albanesi hanno detto che era un giocattolo, ma che non è vero che avrebbero fatto del male alla pensionata. Che sarebbero stati garbati.
Tutt’altra però, la versione fornita dalla vittima Bruna Zambon che nonostante lo choc, ha raccontato per filo e per segno l’orrore vissuto in quei tre quarti d’ora in cui i due banditi le tenevano puntata alla gola un’arma che sembrava vera. La donna ha spiegato che l’avrebbero legata mani e piedi, sigillandoli con della corda fino a farle male. Al suo lamento di dolore, avrebbero stretto la morsa ancora di più.L’anziana ha riferito agli investigatori di essere stata scaraventata sul letto da quei due individui che avevano l’età dei suoi nipoti. Tutto questo per 300 euro in contanti e oggi di bigiotteria che i due albanesi hanno scambiato per oro.
Le manette ai loro polsi erano scattate poco dopo, grazie alla segnalazione di un abitante della zona che li aveva visti scavalcare un recinto ed ha chiamato polizia locale e carabinieri.
Al termine dell’interrogatorio di garanzia, il gip ha convalidato l’arresto disponendo che rimangano in galera.
di Redazione Thiene on line