Questa mattina in un bosco poco sopra l’abitato di quartiere Malunga a Valli del Pasubio è stata fatta una scoperta dai toni macabri: durante una camminata A.P., 42enne abitante del posto, ha trovato quello che rimane di un capriolo sbranato con tutta probabilità da un lupo, specie recentemente tornata sulle Prealpi vicentine. Le impronte circostanti sono infatti coincidenti con quelle del grosso animale secondo i cacciatori, ma soprattutto “nessuna bestia fuorchè il lupo avrebbe potuto ridurre così un grande maschio di capriolo – ha detto l’uomo – dato che sono rimaste solo le zampe posteriori e le interiora”.

In questo caso la neve ha svolto da tela bianca sulla quale è tutt’ora possibile ricostruire le dinamiche del quadro di aggressione, avvenuta pressappoco nella notte o al massimo stamane, data la freschezza delle tracce. I cacciatori del posto ritenIMG_20160304_173352gono che il capriolo stesse riposando, come è possibile desumere da una piazzola compatta di neve, quando il lupo ha fatto la sua comparsa afferrando la preda. A quel punto il destino per il capriolo è stato segnato, data la sproporzione di forze con l’assalitore. Nel perimetro dell’aggressione si possono ancora notare i segni della battaglia e i – pochi – residui interiori dell’animale, ma soprattutto i resti della carcassa, ridotta alla parte posteriore del corpo.

Dopo la scoperta è stata allertata la Guardia Forestale, che ha rivelato di aver avvistato un esemplare di lupo poche settimane fa all’altezza del Passo Xomo, particolare che conferma l’indiziato principale per l’aggressione. Immediatamente è scattato l’avviso anche alla Polizia Provinciale. A quanto si apprende inoltre quest’ultimo episodio non è il primo caso di aggressione ai danni di caprioli nel quartiere Malunga: un abitante infatti ha confermato di aver rinvenuto la settimana scorsa un’altra carcassa con danni simili a quella di oggi, segnale che probabilmente il predatore circola da qualche tempo nella zona, peraltro distante poche centinaia di metri dalle case del quartiere.

 

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