Ancora eternit abbandonato nelle contrade di Valli del Pasubio. E questa volta ‘imbrattano’ addirittura l’Ossario.

Ieri pomeriggio durante una camminata tra i boschi sotto l’Ossario del Pasubio i gestori del Sacello hanno fatto l’ennesimo vergognoso ritrovamento. Poco distante da una sorgente d’acqua, all’interno di una grotta su un lato della strada, hanno rinvenuto svariate lastre di eternit e un lavandino. “E’ proprio vero che la madre degli idioti è sempre incinta”, hanno commentato a caldo sdegnati.

L’eternit è un materiale molto usato in edilizia fino agli anni ’90, composto di cemento e amianto, altamente dannoso per la salute in quanto causa di una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico.

Negli ultimi anni si è presentato il problema dello smaltimento di questo materiale, procedimento che ancora oggi risulta molto costoso. Per aggirare tale esborso molti individui di poco senno e rispetto dell’ambiente hanno pensato bene di liberarsene scaricandolo nei boschi, senza riflettere sulle enormi conseguenze paesaggistiche che causano (inquinamento delle falde acquifere e avvelenamento del sottobosco in primis).

“Quest’ultimo ritrovamento mi lascia ancora una volta sconcertato – ha dichiarato Armando Cunegato, Sindaco di Valli del Pasubio – Chissà da quanto tempo il materiale è lì. Pensare che una persona possa prendere la macchina, caricarla di eternit e un lavandino per andare a scaricarli sotto l’Ossario è una riflessione tragicomica. E’ la terza volta in un anno che succede: qualche mese fa sopra contrada Mantovani ne hanno scaricato un intero camion. Un paio di settimana fa ne abbiamo rinvenuto altro tra Valli e Torrebelvicino. E adesso questo: siamo alla follia.”

L’eternit e il suo abbandono scriteriato rappresentano un problema che si sta presentando sempre di più in tutta la sua gravità, e che sta interessando sempre più comuni. “Purtroppo è così – ha proseguito Cunegato – Come amministrazione stiamo valutando seri provvedimenti da prendere in merito. Sia dal punto di vista delle multe che da quello dell’educazione da insegnare per combattere tale inciviltà e incuria. Siamo disposti anche a farci carico di parte degli oneri di smaltimento pur di salvaguardare il territorio – ha concluso – Lancio perciò una provocazione: piuttosto che scaricare in giro a boschi che ce lo mettano davanti al municipio. Evitiamo danni all’ambiente e accorciamo le tempistiche per il ritrovamento.”

Provocazione sintomatica, ma che testimonia quanto sia grave il problema.

Federico Pozzer

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