Ferragosto da dimenticare per Lugo di Vicenza, che in meno di 20 minuti è sprofondata sotto una bomba d’acqua che ha messo ‘ko’ gran parte della città. Un capannone vicino al campo da calcio del centro parrocchiale è crollato, trascinando dietro di sé il muro di cinta e mettendo a repentaglio un edificio. Un’intera famiglia è stata evacuata a scopo precauzionale e la messa in sicurezza dello stabile è stata effettuata subito.
I danni sono ingenti e si estendono alla della piazza che in molti punti si è ‘scoperchiata’, con tombini saltati come tappi di champagne, e tubature scoppiate come fuochi d’artificio. “Nonostante fosse Ferragosto sono intervenuti tutti – ha commentato con orgoglio Robertino Cappozzo, Sindaco di Lugo – Protezione Civile, Vigili del Fuoco, volontari e molti altri si sono messi subito al servizio della comunità per dare aiuto e per sistemare quanto possibile”. I danni ammontano a oltre 100mila euro, anzi, secondo il primo cittadino, 100mila euro “è una stima decisamente al ribasso”.
L’acqua, che questa mattina ha colpito violentemente l’Alto Vicentino, non ha dato tregua per tutta la mattina, ma è stato intorno alle 11.30 che ha scatenato la sua potenza. Il piccolo torrente che di solito raggiunge a stento i 50 centimetri, in pochi minuti è arrivato a 4 metri, esondando e travolgendo quanto aveva a portata di getto. E oltre al capannone crollato, altre tettoie ed edifici sono stati sconquassati dalla forza di pioggia, vento e grandine.
“I danni di questa mattina sono davvero ingenti – ha commentato Cappozzo – adesso ci metteremo al lavoro per definirli con precisione e per porre rimedio alle situazioni da sistemare. Il problema è che bisogna rivedere tutto il sistema degli scarichi. Gli ultimi aggiustamenti risalgono a decine di anni fa e nel frattempo ci sono stati tantissimi cambiamenti nella gestione del territorio. L’agricoltura ha cambiato il suo modus operandi nel lavoro e nello smaltimento dei rifiuti e anche il cambiamento climatico ha fatto la sua parte. E’ fondamentale – ha concluso – mettersi d’impegno per rivedere tutto il sistema di scarico e gestire il territorio considerando che questi eventi non sono più un’eccezione”.
Anna Bianchini