C’è anche un somalo residente a Santorso tra gli arrestati nell’ambito di una vasta operazione condotta dalla polizia e dalla guardia di finanza che, con il coordinamento della Procura Distrettuale di Catania e Firenze, ha individuato un traffico di esseri umani con un giro d’affari stimato in circa 25 milioni di euro l’anno.

 

55 in tutto i provvedimenti restrittivi scattati alle prime ore dell’alba nei confronti di altrettanti affiliati a due organizzazioni criminali transnazionali somale, accusati di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina di cittadini extracomunitari provenienti da quell’area africana e diretti, attraverso il territorio italiano, verso il Nord Europa, nonché di contraffazione di documenti, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, di riciclaggio ed altri gravi reati. A far scattare le manette per il 26enne somalo Abdirizak Ahmed Mohammed, residente in via Campassi 4 a Santorso, negli ultimi tempi però senza fissa dimora, è stata la squadra mobile di Vicenza. Secondo l’accusa avrebbe fatto parte dell’organizzazione internazionale, nello specifico avrebbe fatto arrivare in Italia una decina di connazionali clandestini fornendo loro anche documenti per conto dell’organizzazione.

Da quanto ricostruito il cartello criminale, composto da cellule operative radicate in Italia, in Kenya e in Libia, conduceva i migranti clandestini verso i territori di Malta e Grecia per poi convogliarli in Italia presso alcune basi logistiche individuate a Roma, Milano, Torino, Firenze, Prato, Bergamo, Cuneo e Napoli, considerate città strategiche per la loro vicinanza agli aeroporti che collegano, anche con voli low coast, le principali capitali europee. Solo successivamente, dopo averli muniti di falsi documenti, venivano avviati verso paesi del Nord Europa, in particolare Olanda, Francia, Danimarca, Regno Unito e, soprattutto, Norvegia, Svezia e Finlandia dove, anche in alcuni di questi Paesi, è stata accertata l’esistenza di cellule operative dedite all’attività illecita dell’immigrazione clandestina.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia