E’ chiusa da questa mattina la strada provinciale che da Arsiero porta a Tonezza. Tutta colpa di una frana provocata dalle piogge eccezionali di questi giorni, frana che ha spinto sulla carreggiata massi, terra e alberi. I tecnici di Vi.Abilità stanno lavorando da ore, nel tentativo di ripulire la sede stradale, ma la frana non si è ancora fermata,
ed è perciò necessario continuare con i lavori di pulizia. Nel pomeriggio una ditta specializzata ha eseguito sul versante le operazioni di disgaggio, vale a dire l’asportazione del materiale pericolante, in particolare arbusti e sassi. Verranno anche liberate le reti paramassi che stanno trattenendo gran parte del materiale franoso, così da poterlo rimuovere. E solo alla fine dei lavori di disgaggio sarà possibile verificare il reale stato di salute del versante, testandone in particolare la staticità, e procedere quindi con i lavori di messa in sicurezza più adeguati. Sperando comunque in un’attenuazione dei fenomeni piovosi.
Al momento, pertanto, i tecnici non sono in grado di fare previsioni, di stabilire con certezza quando la strada, arteria di collegamento tra Arsiero e Tonezza, quindi di fondamentale importanza per la viabilità locale, sarà riaperta. Altre frane, segnalano sempre i tecnici di Vi.Abilità, si sono verificate a Valdiezza (Sovizzo), Monteviale e Arcugnano.
Al tempo stesso il Centro funzionale della Protezione Civile, pur in presenza di un’attenuazione delle precipitazioni, ha diramato l’ennesimo bollettino per dichiarare lo Stato di preallarme per rischio idraulico sui bacini Vene B (Alto Brenta-Bacchiglione) e Vene C (Adige-Garda-Monti Lessini), mentre è più grave la situazione nel Basso Vicentino. Per domani è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione che porterà ancora rovesci di pioggia, soprattutto in mattinata. In tutto il Veneto è ancora stato di preallarme per rischio idrogeologico. Il bollettino ha validità fino alle ore 16 di martedì 4 febbraio.
RISCHIO VALANGHE. La situazione resta critica anche per quel che riguarda Prealpi e Dolomiti. Nelle ultime 24 ore, come informa il Centro funzionale decentrato, oltre i 2000 metri di quota sono caduti circa 30 cm di neve, mentre nei fondovalle è prevalentemente piovuto. Ma il tempo è di nuovo in peggioramento e il manto nevoso è in generale debolmente consolidato e instabile. “Sono dunque da aspettarsi ancora molte valanghe di grandi dimensioni che potranno raggiungere i fondovalle”. Il pericolo di valanghe è molto forte (grado 5) Queste le previsioni: “Nella notte fra lunedì e martedì il limite della neve scenderà fra i 700 e i 900 m di quota nelle Dolomiti e fra i 1000 e i 1200 m nelle Prealpi, dove gli apporti nevosi saranno più consistenti (15/25 cm a 1500 m). Poi il tempo sarà variabile con un probabile peggioramento da mercoledì sera. Martedì ancora pericolo molto forte (5) con valanghe spontanee anche su terreno moderatamente ripido. Con mercoledì, il pericolo valanghe sarà forte (4) e saranno probabili ancora molte valanghe spontanee di media grandezza e ancora singole grandi valanghe. E l’attività valanghiva spontanea potrà interessare ancora vie di comunicazione anche a fondovalle, aree sciistiche e nuclei abitati nelle situazioni particolarmente esposte”.
di Redazione Thiene on line