Quaranta profughi hanno già trovato alloggio ieri sera, in un hotel del comune di  Tonezza del Cimone. Ne sono attesi altri, tra i 30 ed i 50, nei prossimi giorni. Non si arresta l’ondata di immigrati, che, sbarcati in Sicilia nei giorni scorsi, sono stati smistati in Veneto attraverso la Prefettura.

In paese non si parla d’altro con la popolazione divisa in due tra chi è felice di accogliere chi in questo momento è in stato di bisogno e chi quegli stranieri non li vuole o li giudica troppi.

Le notizie che arrivano sono frammentarie. Pare che per i profughi che arriveranno a Tonezza nei prossimi giorni, sia stata messa a disposizione la colonia vicino ai campi da tennis in contrà Tezza. Colonia di proprietà dei Padri Paolini, sotto la diocesi di Padova.

‘I prefetti devono ribellarsi, rispettare le istanze dei territori, rappresentare, nel mio caso, i veneti fino in fondo e non rispondere più al telefono al governo”, ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, arrivando a Palazzo Chigi per il vertice sull’emergenza profughi.

“Sull’immigrazione paghiamo l’incapacità di un governo che non si è accorto che nel 2012 aveva 13mila immigrati, 43mila nel 2013, 170mila nel 2014 e oggi 200mila“, ha attaccato.

Alla conclusione del vertice il suo giudizio è stato drastico: “Dall’incontro non è emerso nulla di nuovo ma non sono venute fuori grandi novità: ci aspettavamo relazioni internazionali forti ma non c’è nulla di nuovo sotto il sole”.

M.B.

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