Mentre il clima si fa incandescente e non solo perchè l’estate è entrata nel vivo, prosegue la raccolta di firme contro il centro d’accoglienza per i richiedenti asilo situato all’hotel Belvedere. Firme in calce che presto saranno consegnate al sindaco di Tonezza assieme alle precise richieste, tra cui l’organizzazione di un’assemblea pubblica, sottoscritte dalle centinaia di cittadini non solo tonezziani come i turisti e i proprietari di seconde case ormai “esasperati dalla presenza in paese dei sedicenti profughi” – hanno sottolineato il portavoce Alex Cioni assieme a Luciano Dellai referente di PrimaNoi per l’area di Tonezza del Cimone.
Il comitato segnala inoltre, l’ennesima situazione di tensione con i “profughi” dopo che una ragazza italo-camerunense assieme alla sua bambina è stata aggredita, spintonata e minacciata da un paio di ospiti africani proprio nel centro del paese, tant’è che da li a poco si è radunata una protesta spontanea di un’ottantina di persone fuori dal centro di accoglienza in attesa che arrivassero i carabinieri. La ragazza aggredita, il giorno prima si era recata nel parchetto comunale con la sua bambina, mentre nel campo adiacente un gruppo di richiedenti asilo stava giocando a pallone. “Mia figlia voleva salire sullo scivolo – racconta la giovane mamma – ma non ha potuto perché ai piedi della scala era riverso un profugo che dormiva presumibilmente ubriaco”. A quanto pare la ragazza ha scattato delle foto pubblicandole su Facebook ma la cosa non deve essere piaciuta ai richiedenti asilo.
“Il clima generale in paese è al limite della sopportazione – spiegano dal comitato- tutti si chiedono cosa accadrà se ne dovessero arrivare altri ma sopratutto se sia normale che a causa degli immigrati gli abitanti siano costretti a non vivere più il paese come se i padroni di Tonezza siano gli 80 ospiti dell’hotel Belvedere”.
Anche per queste ragioni dalla tarda mattinata di domenica fino alla sera ci sarà l’occasione di bere e mangiare qualcosa in piazza. “Non solo protesta quindi ma un momento di socializzazione utile a vivere assieme il paese, un’occasione per dire che il problema non è Tonezza, non sono i loro abitanti. Il problema sono gli ospiti dell’hotel Belvedere la cui responsabilità ricade in primis sul Governo italiano che non intende governare il fenomeno migratorio facendolo pesare conseguentemente sui cittadini e sugli enti locali” – hanno concluso Cioni e Dellai.
Stampa questa notizia