Tonezza. Accoltella il marito: il paese è sotto choc. ‘Gesto senza perchè’
Giornalisti Altovicentinonline
Il giorno dopo la tragedia familiare sfiorata ieri a Tonezza del Cimone, dove Lucia Rigon, 56 anni, ha accoltellato alle spalle il marito Antonio Canale, 58anni, ex funzionario dell’ufficio anagrafe del suo comune di residenza, nessuno ha voglia di parlare. I vicini di casa che per primi hanno soccorso l’uomo che aveva una lama di 33 centimetri nella schiena e ora ricoverato a Santorso, chiedono silenzio.
Sono attoniti, sconvolti e non riescono a farsi una ragione di quanto accaduto in quella villa residenziale di via Fogazzaro, dove la coppia viveva da 4 anni, da quando si era sposata. Due coniugi apparentemente normali e sereni. Una vita ordinaria, fatta di quotidianità e piccole cose. Nessuno vuole commentare, ma lo spettro della depressione di lei avanza e viene tenuto in considerazione dai carabinieri che da ieri, dietro le direttive dei marescialli Burello e Longo, rispettivamente comandante e vice della stazione di Asiero, interrogano a tappeto amici e conoscenti della coppia.
Ieri i militari dell’Arma sono arrivati in via Fogazzaro nel primo pomeriggio. Impressionante la scena che si è presentata dinanzi ai loro occhi. Contemporaneamente, il personale del 118, chiamato da una coppia di villeggianti che aveva udito le urla disumane di Canale appena accoltellato e in piedi sul pianerottolo , tentava di estrarre la lama insanguinata dalla schiena dell’ex impiegato comunale che gridava. Lucia Rigon era immobile, sguardo perso nel vuoto e muta come un pesce. Sotto choc la donna che è stata arrestata dai militari con l’accusa di tentato omicidio. Il pm di Vicenza ne ha disposto la carcerazione a Vicenza e ora si valuta lo stato psicologico di una moglie che sembra aver agito senza movente. Forse un raptus di follia. Forse un attimo di uscita di senno. Non sembra esserci spazio per altre ipotesi perchè nessuno riferisce di litigi, di rapporti tesi, di controversie. Cosa abbia indotto la donna dalla vita irreprensibile, come quella del marito descritto come un onesto lavoratore, ad armarsi del grosso coltello forse verrà fuori in sede di interrogatorio, dato che fino ad ora Lucia Rigon è descritta dagli investigatori come in stato confusionale. Come chi non si è neppure reso conto di quello che ha fatto.