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Tentata estorsione ai danni di Renzo Rosso: indagato un 48enne

Un vicentino, di 48 anni, risulta indagato per tentata estorsione nei confronti di Renzo Rosso, `patron´ della Diesel.
L’inchiesta, condotta dal pm vicentino Paolo Pecori, nasce da una denuncia presentata dallo stesso Rosso alla polizia.
Il vicentino avrebbe avvicinato nel marzo scorso un collaboratore di Rosso sostenendo di essere a conoscenza di non meglio precisate operazioni finanziarie, da lui definite `illecite´, che avrebbero potuto creare un danno all’immagine dell’azienda.

 

In cambio del silenzio, vantando anche conoscenze altolocate con i vertici provinciali e locali della forze dell’ordine e sostenendo di avere notizie su rapporti riconducibili all’imprenditore con personaggi `poco raccomandabili´ e vicini alla Mala del Brenta, l’uomo aveva chiesto che fosse versata una somma di denaro finalizzata a costituire una società in Svizzera, di cui lui stesso sarebbe stato socio. Il vicentino aveva chiesto anche di incontrare Rosso di persona, richiesta che non ha mai avuto seguito.
Nei giorni scorsi, il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza, su ordine del Pm Pecori – come ha anticipato il sito `Notte criminale´ – ha compiuto una perquisizione a carico dell’indagato e di un’altra persona.
Nel corso della perquisizione, sono stati acquisiti agli atti i Pc e altro materiale informatico che potrebbe contenere elementi utili alle indagini sul tentativo di estorsione e sulle origini delle disponibilità finanziarie dell’indagato che non sarebbero coerenti con gli scarsi redditi dichiarati nell’ultimo periodo.
L’indagato, sempre secondo quanto si è appreso, aveva avuto un ruolo anche nei colloqui avuti con un giornalista di `Report´ alla ricerca di notizie sul sindaco di Verona Flavio Tosi, poi al centro di un `querelle´ tra lo stesso primo cittadino e la trasmissione di Rai3.