Schizzi di sangue nelle pareti della porcilaia, a testimoniare che il furto dei tre maiali nell’azienda agricola di Arduino Schiro, è stato cruento.

Dei quattro maiali da 50 chili presenti ne è rimasto solo uno, vivo, gli altri, non ci sono più.

Sembra siano stati tramortiti con una mannaia, trovata a terra sporca di sangue, e poi trafugati prima di essere uccisi.

Lo spiega Schio, titolare dell’azienda che si trova tra Arsiero e Cogollo del cengio, che si è confrontato con un collega allevatore il quale gli ha confermato che non è possibile ammazzare un maiale senza che questi gridi disperato.

Un furto sicuramente organizzato e preparato, visto che qualche giorno prima, dall’azienda erano spariti anche cinque conigli, tra i quali uno nano, che tenevano in azienda solo per i bambini.

In totale, un danno di 350 euro, ma moralmente  l’impatto è peggiore.

I maiali erano giovani e da 50 chili sarebbero arrivati a pesarne 250.

I ladri hanno scavalcato la recinzione dell’azienda agricola e una volta dentro il recinto dei maiali hanno portato a termine il sanguinoso scopo. Poi hanno fatto perdere le loro tracce fuggendo lungo la provinciale 350.

Schiro si è accorto del fatto solo il mattino dopo, quando è sceso dai suoi maiali per dar loro da mangiare e si è trovato la scena raccapricciante della mannaia insanguinata e gli schizzi alle pareti.

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