Un 30enne di Marostica, curato all’ospedale di Asiago, che ha rischiato seriamente di perdere un occhio, e un residente di Schio che si è rivolto al nosocomio di Sandrigo per una mano dolorante. E’ di due persone ferite, fortunatamente in modo lieve, il bilancio dei botti di Capodanno nel vicentino.
Nessun bollettino di guerra come in altre parti d’Italia, dove si sono registrati anche dei morti, ma di certo questi episodi focalizzano ancora una volta l’attenzione sull’incauto maneggio dei petardi e sui potenziali rischi. Lo sa bene il 30enne residente a Marostica che questa notte si è fatto medicare all’ospedale di Asiago, dove era stato portato da alcuni amici, preoccupati per le sue condizioni di salute. L’uomo ha rischiato di perdere l’occhio destro. Se non fosse stato per gli occhiali che indossava non avrebbe avuto alcuna possibilità di proteggere la vista dallo scoppio del petardo. Fortunatamente se l’è cavata con un’abrasione alla palpebra superiore dell’occhio destro e una prognosi di appena dieci giorni. Guarirà invece in otto giorni lo scledense che dopo lo scoccare della mezzanotte si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso, con ferite ed abrasioni alla mano. Ma nulla di preoccupante anche in questo caso.
Secondo i dati ufficiali della polizia sono 361, complessivamente in Italia, le persone rimaste ferite durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro, alcune delle quali hanno perso l’uso della mano o hanno subito l’amputazione di alcune dita, o peggio rischiano un occhio per alcune schegge di petardo. Incidenti, nonostante tutto, in sensibile calo rispetto al Capodanno dello scorso anno, quando se ne registrarono duecento in più.
di Redazione Thiene on line