Tutti sconvolti dalla storia di Tiziana, la quarantenne che si è vista occupare la casa da chi avrebbe dovuto solo imbiancargliela, ma le storie di questo tipo nell’Alto Vicentino sono a decine. E’ accaduto anche all’imprenditore edile Davide Pasin, che è riuscito a buttare fuori di casa una famiglia slava dopo un’odissea di oltre due anni.
‘C’è voluto il decreto del giudice per buttare fuori chi stava nella mia casa barricato dentro e senza pagare affitto – spiega Davide Pasin, che solo il 27 febbraio scorso, è riuscito a cambiare la serratura dell’immobile di sua proprietà in via Veneto a Sarcedo. Ma ne ho viste di tutti i colori’.
La mia storia è un pò diversa perchè qui avevano addirittura versato la caparra dei due mesi di anticipo ed avevano sottoscritto un regolare contratto mai rispettato perchè io, per ben 23 mesi, non ho mai visto un euro e questa famiglia viveva nella casa di cui io pagavo pure l’Imu’.
Davide Pasin aveva affittato l’appartamento ad uno slavo con tanto di moglie e figlio. ‘ Da subito non hanno pagato – racconta Pasin – ho iniziato a mandare raccomandate a raffica, ma tornavano indietro. Questi individui rifiutavano pure la posta. Allora sono andato di persona chiedendo quantomeno di liberarmi la casa che era mia e che non potevano considerare propria senza nemmeno pagare l’affitto. Niente, non aprivano nemmeno la porta. Si barricavano dentro.
Mi sono quindi rivolto ad un avvocato a spese mie e dopo una trafila durata oltre due anni, solo a fine febbraio sono potuto entrare nel mio appartamento e cambiare la serratura. Lo so – conclude Pasin – sembra paradossale tutta questa storia, ma le cose in Italia vanno così. Anche io non ci credevo, ma l’ho vissuta sulla mia pelle la frustrazione di vedere abitare casa mia da delle persone di cui mi ero fidato inizialmente anche perchè, ripeto, il contratto d’affitto c’era, ma anche in sede giudiziaria, questi non si sono mai presentati davanti al magistrato ed io ho aspettato pazientemente l’iter che mi è costato soldi, stress e quel senso di ingiustizia che ti attanaglia e ti fa stare davvero male’.
N.B.