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Resta in carcere Michele Zito. Domiciliari agli altri componenti della ‘banda della spaccata’

Convalidati gli arresti dal gip, resta in carcere Michele Zito, 23 anni, di Zugliano, arrestato dai carabinieri assieme a tre complici che hanno invece ottenuto i domiciliari. Sono accusati del furto al bar-tabacchi Zambon  di via Valdastico 9 a Thiene, ma c’è il forte sospetto che il quartetto composto dal recidivo Zito, che nonostante la giovane età, possiede un bel papello di precedenti penali, da Antonio Tiri, 19 anni, da Edgar Pyrchu, 21, anni, entrambi thienesi e dal minorenne moldavo, abbia fatto ben altro.

 

Nel corso delle perquisizioni domiciliari a casa degli indagati, i carabinieri d Thiene, che hanno dovuto fare fuoco per bloccare la gang l’altra notte, sono stati rinvenuti altri oggetti che risultano essere provento di furto. Come dei capi d’abbigliamento trafugati dal negozio Lovisetto e arnesi da scasso, che la dicono tutta sulla ‘specialità’ dei ladri, che a questo punto, potrebbero essere autori di altri furti nell’Alto Vicentino. Soprattutto ‘spaccate’, modalità d’ingresso negli esercizi commerciali presi di mira. Proprio come hanno fatto da Zambon che con un portambrelli hanno rotto la vetrata con la sicurezza di chi quel gesto è abituato a compierlo. 

 Per il momento, si tratta solo di ipotesi investigative che dovranno trovare riscontro nelle indagini serrate dei militari dell’Arma, che stanno investigando sui diversi furti messi a segno in queste ultime settimane in cui Zito ed il minorenne erano già stati fermati due volte.  Ma erano in libertà e liberi di delinquere.
Zito per un tentato furto in un negozio di Vicenza, durante il ponte dell’Immacolata. Il minorenne invece, era stato denunciato dopo che assieme ad altri complici, stava tentando d’impossessarsi della jeep di un cacciatore, che accorgendosi in tempo di quanto stava accadendo, ha avvisato i carabinieri che hanno sventato il furto. 
 
di redazione Thiene on line