E’ di omicidio colposo che è accusato il sindaco di Posina Andrea Cecchellero, indagato nell’inchiesta aperta quest’estate dopo la morte di Arturo Cortiana, 73 anni, deceduto dopo essere precipitato in un pozzo proprio davanti casa. Una tragedia che colpì profondamente la piccola comunità di Posina, dove c’è ancora chi non si rassegna ad un incidente che ha strappato alla vita l’anziano, molto stimato e benvoluto da tutto il paese. Il pensionato uscì dalla propria abitazione e precipitò nel pozzo artesiano, costruito dal Genio civile più di cinquant’anni fa: uno scavo per lo scolo delle acque meteoriche effettuato negli anni 50, in seguito ad una frana che si era portata via due case di Collo.

 A cedere, il 17 agosto scorso, era stata la copertura, costituita da una grata in ferro, sormontata da un coperchio di cemento e da assi di legno sovrapposti, che lo stesso pensionato aveva sistemato per facilitare il passaggio della sua Ape, con cui entrava e usciva dal vicino garage di casa. Secondo il pn Barbara De Munari che ha inviato un avviso di garanzia al primo cittadino Cecchellero, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto mettere in sicurezza quel pozzo, ma Cecchellero si difende dicendo che se avesse saputo dell’esistenza di quel buco nero pericoloso, avrebbe certamente provveduto a farlo sistemare.

L’avviso di garanzia è naturalmente un atto formale a garanzia dell’indagato. Le indagini della Procura di Vicenza serviranno a fare piena luce sulla disgrazia costata la vita al 73enne di Posina, che dopo l’incidente, venne trasportato in elisoccorso all’ospedale Borgo Trento di Verona, dove spirò dopo due giorni di agonia.

N.B.

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