«Secondo gli inquirenti l’ndrangheta si sarebbe insinuata nell’appalto per la tenenza di Dueville che fu indetto mesi fa dal Comune e i cui lavori sono già in corso. È preoccupante l’infiltrazione delle organizzazioni di stampo mafioso negli appalti e nei lavori pubblici del Nord Italia. Insieme all’onorevole Naccarato, ho presentato, quindi, un’interrogazione al Ministro Cancellieri chiedendole quali misure intenda porre in essere al fine di prevenire e contrastare con la necessaria efficacia i legami e le relazioni tra criminalità organizzata di stampo mafioso e attività imprenditoriali nel Veneto, in particolare nel settore delle costruzioni, anche attraverso il potenziamento dei controlli sull’assegnazione degli appalti pubblici». Così l’onorevole del Pd Daniela Sbrollini.
La Procura Antimafia di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati Pasqualino, Gennaro e Domenico Longo, titolari dell’impresa edile Elle Due Costruzioni Srl con sede a Dueville, ipotizzando a loro carico i reati di corruzione e turbativa d’asta aggravata dai metodi mafiosi, nell’ambito dell’appalto per la costruzione della Tenenza dei Carabinieri a Dueville. In particolare, secondo gli inquirenti, i titolari di dell’impresa avrebbero relazioni e collegamenti con un “clan” della n’ndrangheta di Lamezia Terme facente capo al boss Vincenzino Iannazzo, attualmente detenuto in carcere.
Dalla stessa indagine emerge, inoltre, il sospetto che nella costruzione della Tenenza sia stato utilizzato cemento “depotenziato”, mettendo a rischio la tenuta strutturale della caserma. A questo si aggiunge che i titolari dell’impresa Elle Due Costruzioni Srl avrebbero impiegato nel cantiere della Tenenza operai dell’impresa Giglio Srl, che risulta esclusa dagli appalti pubblici in quanto sospettata di legami con sodalizi mafiosi.