AltoVicentinOnline

Monticello. Stava rubando in appartamento, scoperto, tenta di uccidere un carabiniere. Arrestato ed espulso dall’Italia

Sorpreso in flagranza di furto in abitazione, tenta di uccidere un carabiniere. Gjok Marashi, 23 anni, albanese senza fissa dimora sul territorio italiano, incensurato, è stato arrestato dai  militari dell’arma della stazione di Dueville per tentato omicidio, tentato furto aggravato, ricettazione in concorso, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

 

Erano le 17 circa di ieri, quando alla centrale operativa dei carabinieri giungeva segnalazione di un tentativo di furto. I militari di una pattuglia , raggiunta via Gorizia, nella frazione di Cavazzale del comune di Monticello Conte Otto, dove era stata segnalata una Mercedes nera, con a bordo un paio di individui che avevano tentato di rubare in alcune abitazione di quella via. Da accertamenti l’auto è risultata rubata a Porcari (LU) lo scorso 8 gennaio.

Poco dopo, i militari, in via Caselle, hanno avvistato due uomini, provenienti a piedi da una strada adiacente, che alla loro vista, frettolosamente, sono saliti a bordo della Mercedes e hanno tentato di fuggire. Ma i carabinieri hanno bloccato la vettura. Da qui la fuga, a piedi, dei due. Uno, scavalcata la recinzione di un condominio è riuscito a dileguarsi, l’altro, Gjok Marashi, dopo un serrato corpo a corpo con un militare – ha anche tentato di colpirlo con un cacciavite all’addome- è stato catturato.

Marashi, è stato trovato in possesso anche di guanti e di una piccola torcia elettrica, ritenuti dagli investigatori attrezzi utili al compimento di furti nelle abitazioni.

La perquisizione sulla Mercedes rubata ha consentito di recuperare una federa da cuscino al cui interno erano celati 6 orologi da polso, 2 orologi da taschino e 2 penne in argento, verosimilmente provento di furti in abitazione. Chi, vittima di un furto, volesse averne visione può recarsi alla caserma della stazione di Dueville per eventuale riconoscimento.

Arrestato, Marashi è stato giudicato stamani per direttissima.Al termine del processo , la condanna a due anni di reclusione. Va in carcere, ma la pena viene commutata in immediata espulsione dal territorio italiano, dato che è senza fissa dimora. Quando l’ufficio stranieri della questura avrà completato le pratiche per  l’espulsione, sarà scarcerato e accompagnato fuori dal territorio italiano.

Proseguono le ricerche del complice sfuggito alla cattura.

Va segnalato il plauso ai carabinieri da parte della gente del quartiere in cui è avvenuto il rocambolesco inseguimento e l’atteggiamento partecipativo degli abitanti alle ricerche del complice sfuggito alla cattura.

di redazione Thiene on line