Prosegue la raccolta firme indetta dal coordinamento Alto Vicentino di Fdi-An (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale), che da un mese circa si è attivato per dire ‘stop’ all’operazione Mare Nostrum e all’accoglienza di profughi in questa parte d’Italia.
Il primo prossimo appuntamento per sottoscrivere la petizione sono il 29 e 30 agosto a Torrebelvicino dalle 19 alle 24 in occasione della ‘Movida Turritana’ vicino ai giardini comunali. Sabato 30 agosto dalle 9 alle 13 il gazebo sarà installato a Schio in Piazza Statuto mentre domenica mattina del 31 agosto la raccolta firme si terrà al mercato di Valli del Pasubio e lunedì mattina 1 settembre al mercato di Thiene.
Secondo Alex Cioni, coordinatore di FdI-An per l’alto vicentino, considera le ultime affermazioni del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e di Cecilia Malmstroem, responsabile della Commissione per gli Affari Interni, “l’ennesima presa in giro verso l’Italia”. Cioni ritiene che “le navi della nostra Marina militare dovrebbero essere utilizzate per pattugliare i nostri confini nazionali e le nostre acque territoriali, soprattutto a fronte del mutare della situazione in Libia ormai in mano ai clan di estremisti islamici”. L’esponente di FdI-An poi, nel fare rifermento alle continue fughe dei clandestini arrivati nei centri di accoglienza del vicentino, sottolinea che “le verifiche sanitarie dovrebbero essere effettuate con cura prima che gli immigrati vengano distribuiti nei vari centri di accoglienza, invece ci tocca assistere inermi alla fuga di alcune di queste persone con le inevitabili ripercussioni in termini di rischi per la salute”.
A chi lo accusa di razzismo o di intolleranza verso persone che fuggono dalla disperazione tentando di trovare l’America in Italia, Cioni risponde: “Non si tratta di fare del facile allarmismo ma l’approssimazione con cui è gestita questa emergenza è grave e da irresponsabili ed è ancora più vergognosa alla luce dei costi per il mantenimento dei profughi mentre ci sono italiani dimenticati dal Governo che si trovano in uno stato di precarietà economica e lavorativa che li pone progressivamente sempre più ai margini della società”. Infione, nell’invitare i cittadini a firmare la petizione che sarà consegnata al Prefetto di Vicenza, Alex Cioni ribadisce un pensiero che ritiene fondamentale: “Non si tratta di non avere attenzione per le tragedie umane e nemmeno di fomentare una guerra tra disperati, si tratta invece di rivendicare il sacrosanto principio che in terra italiana dà precedenza agli italiani”.
Anna Bianchini