E’ accusato di aver dato fuoco all’autovettura di un carabiniere allora in servizio a Malo e oggi a Thiene. A marzo scorso, prese di mira il mezzo parcheggiato davanti casa  dell´appuntato Simone Lorenzato.  Alex Lago, 33 anni, anche lui di Malo, dovrà comparire  il 23 maggio davanti al giudice Massimo Gerace. Si tratta di una udienza preliminare.  

 

Il pubblico ministero Paolo Pecori aveva chiesto per lui l’arresto, ma per il gip Dario Morsiani gli accertamenti effettuati dai Ris di Parma che avevano trovato idrocarburi sul suo maglione, non erano sufficienti. Indumento che, tra l’altro,  aveva consegnato agli inquirenti l´ex moglie, da cui all’epoca il 33enne si stava separando.  

Quella sera , il militare dell’Arma venne svegliato dall’esplosione che aveva distrutto la sua Fiat Grande Punto. Un’intimidazione incendiaria il cui movente pare sia da ricercarsi in rancori personali talmente forti da scatenare il piano criminale, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie se i vigili del fuoco di Schio non fossero intervenuti in tempo per domare le lingue di fuoco. Le fiamme non solo distrussero l’auto del militare, ma anche gli esterni ed il solaio dell’abitazione. Nessun dubbio sul fatto che si trattasse di un incendio doloso. Sul posto, vennero rinvenute tracce di liquido infiammabile. Poi, il sequestro di quel maglione che inchioderebbe il presunto attentatore.

I danni furono  ingenti per quella vendetta: 40mila euro circa, che il carabiniere vuole risarciti. Si costituirà parte civile perchè ha subito oltre al danno materiale, anche quello morale. Lago nega ogni responsabilità in quel rogo che ebbe gli onori della cronaca dell’Alto Vicentino proprio perché il destinatario è un appartenente alle forze dell’ordine.

Di Redazione Thiene on line

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