Si era convinto che i malesseri della sua fidanzata fossero tutta colpa del malocchio della madre di un’ex amica della sua ‘metà’, per questo si era rivolto a dei maghi dell’Alto Vicentino, che avevano puntato anche loro il dito contro quella signora romena, che andava punita a dovere affinchè la finisse di tormentare la sua amata. Ieri, l’irruzione a casa della donna, che è stata percossa, le è stata puntata una pistola che sembrava vera alle tempie ed è stata minacciata di morte. Invano, la malcapitata che se l’è vista brutta con quel tipo che sembrava volesse farle del male a tutti i costi, gli ha urlato che non aveva fatto malocchio e alcuna magia nera.

 

La donna è stata salvata dalla furia di quel ragazzo da un vicino di casa, dopo aver urlato implorato aiuto dal garage. In manette è finito Antonino Gioè, 23 anni, origini palermitane, ma residente a Malo in via Otto Marzo, dove è stato ammanettato dai carabinieri, subito dopo l’aggressione alla romena 47enne invece residente in via Amendola.

Il fatto è accaduto ieri verso le 19,30. Gioè da qualche tempo si era convinto che la sua ragazza, una 22enne di Malo, fosse finita nel mirino della madre di un’amica con cui aveva rotto da diverso tempo. La giovane accusava dei malesseri fisici, che il suo amato attribuiva alla magia nera di quella romena. A confermare le sue convinzioni, dei maghi che Gioè aveva interpellato proprio per comprendere a cosa fosse dovuto lo stare male della sua compagna. All’ennesimo responso dei maghi consultati, il ragazzo, ormai convinto che quella 47enne fosse l’origine di tutti i mali della coppia, ha fatto un’irruzione nell’appartamento della donna con una pistola giocattolo priva di tappo rosso, tra le mani. Gioè ha iniziato ad urlare: ‘Smettila di fare il malocchio alla mia compagna, è ora di finirla di farle del male’.

Quindi l’avrebbe trascinata per i capelli fino a quando la romena non è riuscita a liberarsi dalla presa del giovane, rifugiandosi in garage, da dove le urla hanno raggiunto un vicino di casa che si è precipitato a vedere cosa  stesse accadendo. Gioè ha quindi tagliato la corda fuggendo via a casa propria, dove poco più tardi lo hanno raggiunto i militari dell’Arma che lo hanno arrestato con le accuse di percosse, minacce gravi, violazione di domicilio e porto di oggetti atti ad offendere. Su disposizione del sostituto procuratore Paolo Pecori, è stato rinchiuso dietro le sbarre del carcere di Vicenza. Il 23enne dalla fissazione per la magia nera verrà interrogato dal gip, che deciderà l’eventuale scarcerazione.

Di redazione Thiene on line

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