I finanzieri del Nucleo Mobile della Tenenza di Schio, nell’ambito della ordinaria attività di controllo economico del territorio, hanno individuato un furgone carico di sacchetti di pane pronti per la consegna a domicilio, privi della prevista documentazione fiscale. Gli accertamenti effettuati nel panificio sotto inchiesta hanno consentito di constatare la presenza nei locali di due lavoratori impiegati in “nero”.

 

In particolare i militari, che avevano attivato un posto di controllo lungo la strada provinciale del Pasubio, verso le 3,30 del mattino, dopo aver intimato l’”alt” al furgone, hanno proceduto a controllare la merce che trasportava, riscontrando la presenza di 123 sacchetti di pane confezionati identificati con “etichette” recanti il nome della famiglia destinataria, il dettaglio del contenuto ed il prezzo praticato. Mancavano però i relativi scontrini fiscali che avrebbero dovuto accompagnare la merce. Considerato che, a detta del conducente, gli scontrini sarebbero stati emessi ma lasciati all’interno del panificio a Malo, i militari, unitamente al citato conducente, si sono recati nei locali del panificio in questione. Giunti sul posto – oltre a riscontrare l’assenza del registratore di cassa e, quindi, degli scontrini fiscali – hanno individuato due soggetti impiegati “in nero”, intenti a prestare la propria opera in assenza delle dovute comunicazioni agli Enti istituzionali preposti.

Sono state di conseguenza applicate le previste sanzioni – pari ad oltre € 14.000,00 – per la mancata comunicazione dell’inizio dell’attività lavorativa dei due soggetti e per le giornate da questi lavorate “in nero” (sono state ricostruite 88 giornate uomo). Sono state effettuate le dovute comunicazioni all’Agenzia delle Entrate per la quantificazione dell’importo delle sanzioni in relazione alle mancate emissioni degli scontrini fiscali (l’Agenzia determinerà la somma dovuta partendo dal numero delle mancate emissioni e da una sanzione non inferiore ad €. 516,00 per ciascuna di esse, applicando poi una norma che consente la riduzione delle sanzioni complessive allorquando vi siano ripetute violazioni della stessa disposizione, come nel caso in esame).

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