Tre piccole civette sono state recuperate dalla Polizia Provinciale nel tubo di una caldaia.
E’ successo ieri a Caldogno: i residenti di un’abitazione privata hanno notato la presenza dei tre rapaci e, preoccupati per la loro incolumità, hanno chiamato la Polizia Provinciale.
Gli agenti hanno quindi recuperato con cura le tre civette che sono state prontamente consegnate alle abili mani di Alberto Fagan, responsabile del Centro Rapaci della Provincia di Vicenza a Fimon. Qui verranno curate e da qui torneranno a volare libere non appena avranno la forza di farlo.
“ In questo periodo -spiega il comandante della Polizia Provinciale Claudio Meggiolaro- sono decine e decine le segnalazioni di cittadini che rinvengono nidiacei di varie specie di uccelli. Credendoli abbandonati, li raccolgono impropriamente e ci chiamano per consegnarceli, ma così facendo si rischia di allontanarli dai genitori e quindi di esporli a pericoli maggiori. Meglio sarebbe -consiglia il comandante- lasciare i piccoli nel proprio nido, perchè con molta probabilità la mamma è nei dintorni alla ricerca di cibo e tornerà presto ad accudirli.”
Non è il caso, naturalmente, delle civette di Caldogno che al Centro di Fimon staranno sicuramente meglio che nel tubo di una caldaia che, azionata, li avrebbe messi in pericolo di vita.
“E’ sorprendente -conclude Meggiolaro- come gli animali si sappiano adattare alla mancanza di rifugi idonei in ambiente naturale. Una volta gli uccelli nidificavano nelle crepe delle vecchie alberature, nei manufatti ad uso agricolo, negli angoli più nascosti dei vecchi casolari. Oggi i grandi alberi e le case rurali scarseggiano, così gli animali colonizzano luoghi molto antropizzati che si prestano temporaneamente per la nidificazione.”
di Redazione Thiene on line