Una perquisizione eseguita dalla Guardia di Finanza è in corso nella sede centrale della Banca Popolare di Vicenza, a Vicenza. I finanzieri stanno eseguendo un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica vicentina, che ha in corso un’inchiesta sulla gestione dell’istituto di credito. La perquisizione, che ha l’obiettivo di acquisire documentazione riguardo ai finanziamenti erogati dalla Banca – la quale in passato ha avuto anche una ispezione della Bce – è svolta da finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria e del nucleo di polizia tributaria di Vicenza.
Il filone principale dell’inchiesta si riferisce al periodo 2012-2014 e riguarda l’acquisto di azioni della banca tramite finanziamenti, per 975 milioni di euro, erogati agli azionisti dallo stesso istituto di credito, in misura tale da costituire violazione delle norme del diritto bancario. La banca avrebbe, dunque, finanziato – secondo l’ipotesi investigativa – una parte consistente del suo stesso capitale azionario, superando i limiti consentiti. In una nota la Banca fa sapere di offrire una «piena e serena collaborazione con gli inquirenti».
Sei gli indagati
Sono sei i precedenti manager della Banca Popolare di Vicenza indagati nell’inchiesta che oggi ha determinato la perquisizione della sede centrale della Banca Popolare di Vicenza. I sei, iscritti già da alcuni mesi nel registro degli indagati, sono l’ex presidente della Banca Giovanni Zonin, noto imprenditore del settore del vino; l’ex direttore generale dell’istituto Samuele Sorato; i due vice Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta; e i consiglieri di amministrazione Giuseppe Zigliotto e Giovanna Maria Dossena. Indagata anche la Banca per responsabilità amministrativa, in relazione a una presunta inadeguatezza dei modelli di controllo.