Ha fatto tappa anche a Sarcedo l’iniziativa “Pace in Bici” organizzata da Beati i Costruttori di Pace per ricordare lo scoppio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (rispettivamente 6 e 9 agosto) e chiedere l’eliminazione di tutte le bombe nucleari che minacciano il pianeta e i suoi abitanti.
A ricevere la comitiva di ciclisti, circa una quarantina, fra i quali alcuni vicentini e don Albino Bizzotto, il sindaco Luca Cortese e l’assessore Paola Pozzan, assieme ad un gruppo di cittadini.
Pace in Bici è partita ieri, poco prima delle nove dal Sacrario di Asiago, dove poco prima era stato ricordato il momento esatto dello scoppio di “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, e ha proseguito il suo viaggio passando per Piovene Rocchette, Schio, Marano Vicentino, Thiene, Sarcedo, Breganze, Marostica e Bassano del Grappa.
“Siamo felici di essere stati “invasi” dai Beati Costruttori di Pace. Li abbiamo accolti e dato ristorato ai partecipanti – racconta Cortese – e abbiamo chiesto loro di firmare una bandiera della pace che ora è esposta in Municipio. Ho anche annunciato i primi impegni concreti della nostra amministrazione in favore della pace: l’adozione nel prossimo Consiglio Comunale di un ordine del giorno per il riconoscimento del diritto umano alla pace, aderendo così al movimento internazionale, che parte dai Comuni e dalla volontà dei cittadini, per togliere agli Stati il diritto alla guerra e affermare anche per loro esclusivamente il diritto alla pace. La pace deve diventare un diritto umano inalienabile, indivisibile e universale. Ieri, 6 agosto in una data che commemora la tragedia di Hiroshima, davanti a loro ho firmato l’adesione alla rete “Mayors for Peace”, i Sindaci per la pace, associazione presieduta dal Sindaco di Hiroshima, che ha come obiettivo l’eliminazione di tutte le bombe atomiche dal pianeta.”
Don Albino Bizzotto, presidente di Beati i Costruttori di Pace, ha acceso per l’occasione la lampada chiamata “lo Spirito di Assisi”, consegnata al gruppo dai frati del Convento Francescano, intervenuti ad Asiago. Il viaggio della comitiva si concluderà il 9 agosto ad Aviano, nella cui base militare Nato sono stoccate una parte delle armi nucleari presenti nel nostro paese.
“A 100 anni dalla prima guerra mondiale, ricordiamo che abbiamo sperimentato il tempo della guerra. E’ ora di provare a sperimentare il tempo della pace. Come tutti gli anni, Beati i costruttori di pace ricorda la distruzione delle due città giapponesi con l’obiettivo concreto di dare nuovo impulso all’impegno per la pace e il disarmo. La missione di Mayors for Peace è di liberare il pianeta da tutte le armi nucleari, lo stesso obiettivo che ha ICAN, la campagna internazionale per l’abolizione delle bombe nucleari. Abolire e rimuovere le armi atomiche ora è il modo di fare memoria e giustizia per tutti quelli che hanno pagato con la vita il peso della guerra. Sono ancora troppi i focolai dove le armi la fanno da padrone e determinano sofferenze immani per intere popolazioni. A 100 anni dalla prima guerra globale, abbiamo voglia di far partire concretamente il tempo della pace? Oltre alle guerre abbiamo inventato anche le armi globali. Le armi nucleari ne sono l’espressione più concreta. Condizionano pesantemente i rapporti internazionali, ostacolando la soluzione dei conflitti su un piano paritario. Vogliamo riunire un grande movimento di popolo, cittadini e amministratori insieme, per obbligare gli Stati a negoziare e ratificare un trattato per la messa al bando e l’eliminazione di tutte le armi nucleari”.
di redazione Thiene on line