Vigilava da 10 anni dal suo capitello l’imbocco del sentiero collinare ‘del castello’, lungo via Castelletto, una piccola madonna bronzea ex voto dei fedeli del paese per commemorare la liberazione dall’epidemia di colera del 1855, che afflisse i carradiensi in un’epoca ormai lontana.
Ma pochi giorni fa è scomparsa, svitata dal perno che la teneva salda all’interno del sacello. Alta poco più di 20 centimetri, si tratta di una madonna di scarso valore, di ottone o bronzo, quindi poco papabile anche per i ladruncoli alla ricerca di qualche spicciolo con cui barattarla a peso.
Alcuni pensano ad una bravata di qualche ragazzino, o al gesto di un balordo. Fatto sta che il parroco di Carrè Don Alfredo, sebbene rammaricato, ancora ci spera nel suo ritrovamento, o restituzione, tanto che nel bollettino parrocchiale di domenica ha, non senza una certa ironia, pregato caldamente il ladruncolo di riportare il sacro oggetto al suo posto.
‘Invitiamo chi ha trafugato la statuetta – ha fatto stampare perentorio il parroco, che ha inserito nel calendario settimanale una preghiera particolare per la statuetta scomparsa – di restituirla quanto prima’. Il 24 settembre infatti è in programma la tradizionale processione alla Madonna della Fratta che rinnova il voto per la fine dell’epidemia. E anche se la madonnina è solo una piccola tappa della rogazione, per i fedeli sarebbe alquanto triste fermarsi a pregare davanti ad un capitello vuoto.
Marta Boriero