Per quasi un anno l’avrebbe picchiata e violentata, coperta di insulti e pesanti minacce, anche in presenza dei figli minorenni. Avrebbe infierito su di lei, a parole, anche dopo la fine della loro relazione e convivenza.

Perseguitandola al telefono, più volte al giorno, facendola sapere che le avrebbe portato via la figlia minore, generando un clima di terrore e paura nella donna. Con le accuse di maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori, un 57enne residente a Carrè dovrà presentarsi in aula, il prossimo 22 maggio. Il processo è in programma nel tribunale di Schio. Presunta vittima una donna dell’est Europa, di 39 anni, che avrebbe subito le umiliazioni e vessazioni dall’ottobre 2011 a marzo 2012. Quasi quotidianamente sarebbe stata etichettata con i peggiori epiteti, con grande disprezzo, e raggiunta da minacce tipo “ti ammazzo, hai finito di vivere”, presa a calci e pugni, aggredita per futili motivi. Un incubo proseguito anche in seguito, dopo che la donna aveva trovato il coraggio di troncare con quell’uomo. Bersagliata di decine di telefonate che le toglievano la serenità e che le hanno fatto trovare il coraggio di denunciare l’ex.

di Redazione Thiene on line

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