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Calvene. Furto di frigo e tv all’ecocentro, tre ghanesi arrestati dai carabinieri

Sedici colpi in pochi mesi. E tutti all’ecocentro di via Bissoli, a Calvene. Identica la dinamica dei furti: tutti di notte, scavalcando la recinzione e spaccando la catena che chiude i container adibiti alla raccolta dei materiali pericolosi, da dove erano spariti complessivamente una cinquantina di televisori, circa dieci frigoriferi,

una decina di motori, sempre di frigoriferi, e una ventina di batterie per auto, oltre ad altro materiale elettrico. Sabato sera l’epilogo: l’ultimo colpo è stato bloccato sul più bello dai carabinieri che da qualche ora erano appostati. In carcere sono finiti tre ghanesi, due dei quali con precedenti specifici. Tutti arrestati in flagranza di reato.

Nel corso dei mesi, le denunce per i furti erano state regolarmente sporte alla stazione dei carabinieri di Chiuppano dal responsabile della Società Cooperativa “Altopiano 7C”, incaricata del servizio di guardianìa nell’area della ricicleria. Talmente esasperato dal ripetersi dei furti che aveva fatto esplicita richiesta agli stessi militari di sorvegliare attivamente l’area per arginare il fenomeno.

Alcuni giorni di attesa e poi, nel tardo pomeriggio di sabato scorso, 1 febbraio, veniva organizzato l’ennesimo servizio di osservazione, alla chiusura dell’ecocentro, sia all’interno dell’area che fuori dalla recinzione, in modo da tenere a vista i container, che erano stati chiusi con una catena assicurata da un lucchetto. Perseveranza ripagata. Intorno alle 19 i militari notavano che sopraggiungeva, dal vicino comune di Lugo di Vicenza, una Hyundai Lantra che si fermava in prossimità del cancello carraio dell’ecocentro. Dalla vettura scendevano due individui che repentinamente scavalcavano la rete di recinzione. Dopodiché l’auto, condotta da altra persona, si allontanava e si parcheggiava dietro ad un autoarticolato, pronta a ripartire, non appena perpetrato il furto da parte dei due individui.

Questi, tenuti costantemente sotto osservazione dai militari, dapprima si dirigevano verso il cesto destinato alla raccolta dei piccoli elettrodomestici, da cui prelevavano parti di personal computer, una radio portatile, un forno a microonde ed altro materiale. Poi uno di loro si dirigeva sul retro del container destinato alla raccolta degli elettrodomestici e, con fare sicuro, spostando una lamiera di grande dimensioni appoggiata alla recinzione, prelevava una barra in ferro che poi utilizzava, con l’aiuto del complice, per rompere le catene poste a chiusura dei container. Dopodiché la riposizionava nel medesimo luogo, occultandola nuovamente dietro la citata lamiera, con ogni probabilità pronta per essere utilizzata per commettere altri furti. Dal container i due malviventi asportavano un televisore e proprio mentre stavano scegliendo altro materiale, venivano bloccati dai militari, con la refurtiva tra le mani. Contemporaneamente veniva fermato anche il correo che li attendeva a bordo della Hyundai Lantra: nella perquisizione i carabinieri hanno trovato nascosti un seghetto ed un archetto per ferro.

Condotti in caserma, i tre venivano identificati. Si tratta di Alex Wireco Boampong, 41 anni, nato ad Accra, la capitale del Ghana, e domiciliato a Villaverla, metalmeccanico, pregiudicato per delitti contro il patrimonio; Kwame Osei Mensah, 43 anni, residente a Schio, anche lui metalmeccanico, anche lui pregiudicato per delitti contro il patrimonio; e di Isaac Kwabena Gyaase, 37 anni, residente a Carrè, disoccupato, incensurato. I tre ghanesi sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e associati alla casa circondariale San Pio X di Vicenza, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza. Il materiale recuperato veniva immediatamente restituito al responsabile tecnico della Società Cooperativa “Altopiano 7C”. Le indagini dovranno ora appurare se i tre abbiano responsabilità anche nei 16 furti commessi negli scorsi mesi.

di Redazione Thiene on line