L’avrebbero caricata in auto, portata in un appartamento, violentata a turno e picchiata selvaggiamente. Quindi, l’hanno scaraventata per strada seminuda e sanguinante. Lei ha solo 17 anni, è nigeriana e ora è ricoverata all’ospedale di Vicenza.
L’adolescente è stata soccorsa ieri all’alba da un passante che ha subito chiamato i carabinieri della tenenza di Dueville. Nel giro di poche ore, con un’indagine lampo, gli investigatori dell’Arma hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria due 35enni di origini serbe, che si trovano rinchiusi dietro le sbarre del carcere di Vicenza in attesa della convalida del provvedimento che dovrà essere tramutato in ordinanza di custodia cautelare.
Ad incastrare i due presunti violentatori, il cellulare della vittima, trovato nell’appartamento di Cadogno dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale e gli indumenti gettati in un cassonetto della Caritas dalla coppia, che avrebbe tentato di disfarsene.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, che è però frammentaria e ancora tutta da ricostruire nei dettagli, la ragazza sarebbe stata agganciata nella zona San Bortolo di Vicenza, dove probabilmente, si stava prostituendo. I due serbi l’avrebbero convinta a salire in auto dietro la promessa della ricompensa per una notte di sesso. Ma una volta arrivati nella casa di uno dei due violentatori, qualcosa sarebbe andato storto e la coppia avrebbe picchiato e abusato selvaggiamente della ragazzina che adesso, è in stato di choc. Date le condizioni psicofisiche, infatti, i carabinieri si muovono con estrema cautela.
Si attendono le prossime ore e l’interrogatorio del gip per conoscere i particolari di una turpe vicenda, che ha come sfondo il degrado sociale e le condizioni di schiavitù di quella che è poco più di una bambina, che è stata ridotta in condizioni disumane e che potrebbe essere finita in un giro di prostituzione, sul quale adesso, sono concentrate le indagini dei carabinieri.
Natalia Bandiera
Stampa questa notizia