Erano quasi arrivati al piazzale dove ad attenderli c’erano i pullman e gli altri partecipanti all’annuale festa degli Alpini. Una ultima maledetta curva, il fuoristrada del Soccorso Alpino, a causa di un problema sulla carreggiata, esce fuori strada e si ribalta. Si chiamava Giuseppe Sinico, 86 anni, ed era residente a Montecchio Maggiore, l’anziano alpino vittima del terribile incidente stradale avvenuto questa mattina lungo una mulattiera sull’Ortigara.

Ferito gravemente anche un componente del Consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, Gianni Cedermaz, 70 anni, residente a Udine, ricoverato all’ospedale di Vicenza con un trauma facciale , residente nella provincia di Udine. Ferite più lievi per la moglie, 67 anni, ricoverata ad Asiago insieme ai due volontari del Soccorso Alpino, una 37enne e un 42enne che dovrebbero cavarsela in una trentina di giorni.
La dinamica dell’incidente non è ancora stata del tutto chiarita, i carabinieri hanno lavorato tutto il pomeriggio per ricostruire dettagliatamente la tragedia. L’incidente è avvenuto poco dopo mezzogiorno. A bordo della Jeep del Soccorso Alpino c’erano cinque persone. Gianni Cedermaz in mattinata ha accusato un malore ed è stato vistato dal medico del Suem, che ha chiesto che venisse accompagnato a valle. Marito e moglie sono saliti sul mezzo insieme ai due volontari, con loro è salito anche Giuseppe Sinico, che affaticato ha chiesto un passaggio a valle. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, durante la discesa lungo la mulattiera non ci sarebbero stati problemi. Arrivati quasi all’ultima curva, su uno degli stretti tornanti sui quali bisogna fare manovra, pare che una pietra del lastricato sul ciglio abbia ceduto, facendo precipitare la Jeep. Il fuoristrada si è ribaltato. Immediato l’arrivo dei soccorsi e in particolare da un medico e alcuni infermieri che avevano assistito all’incidente dal campo base del soccorso, 30 metri più in basso. Sul posto sono poi arrivate le ambulanze del Suem e l’elicottero di Treviso Emergenza. Ma nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi per Giuseppe Sinico non c’è stato nulla da fare. Gli altri feriti sono stati trasportati nei vari ospedali in ambulanze e il più grave in elicottero.

Parole di cordoglio e di incoraggiamento sono arrivate dal presidente della Regione, Luca Zaia, per la disgrazia accaduta: “Esprimo le condoglianze alla famiglia della vittima dell’incidente accaduto oggi a una jeep del Soccorso Alpino di Asiago lungo una mulattiera sull’Ortigara e un augurio di pronta guarigione alle persone rimaste ferite. Voglio anche far pervenire la mia vicinanza all’Associazione Nazionale Alpini e ai soccorritori i quali, oltre ai danni fisici subiti, stanno sicuramente vivendo momenti di grande sconforto”. Il presidente ha poi aggiunto: “Io non posso che manifestare anche in questa tragica occasione la mia gratitudine e i miei sentimenti di stima nei confronti dei volontari del soccorso alpino, per la quotidiana opera di assistenza che svolgono in un territorio difficile e insidioso, dimostrando un coraggio e una generosità non comuni”.
di Redazione Thiene On Line

 

Erano quasi arrivati al piazzale dove ad attenderli c’erano i pullman e gli altri partecipanti all’annuale festa degli Alpini. Una ultima maledetta curva, il fuoristrada del Soccorso Alpino, a causa di un problema sulla carreggiata, esce fuori strada e si ribalta. Si chiamava Giuseppe Sinico, 86 anni, ed era residente a Montecchio Maggiore, l’anziano alpino vittima del terribile incidente stradale avvenuto questa mattina lungo una mulattiera sull’Ortigara. Ferito gravemente anche un componente del Consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, Gianni Cedermaz, 70 anni, residente a Udine, ricoverato all’ospedale di Vicenza con un trauma facciale , residente nella provincia di Udine. Ferite più lievi per la moglie, 67 anni, ricoverata ad Asiago insieme ai due volontari del Soccorso Alpino, una 37enne e un 42enne che dovrebbero cavarsela in una trentina di giorni.

La dinamica dell’incidente non è ancora stata del tutto chiarita, i carabinieri hanno lavorato tutto il pomeriggio per ricostruire dettagliatamente la tragedia. L’incidente è avvenuto poco dopo mezzogiorno. A bordo della Jeep del Soccorso Alpino c’erano cinque persone. Gianni Cedermaz in mattinata ha accusato un malore ed è stato vistato dal medico del Suem, che ha chiesto che venisse accompagnato a valle. Marito e moglie sono saliti sul mezzo insieme ai due volontari, con loro è salito anche Giuseppe Sinico, che affaticato ha chiesto un passaggio a valle. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, durante la discesa lungo la mulattiera non ci sarebbero stati problemi. Arrivati quasi all’ultima curva, su uno degli stretti tornanti sui quali bisogna fare manovra, pare che una pietra del lastricato sul ciglio abbia ceduto, facendo precipitare la Jeep. Il fuoristrada si è ribaltato. Immediato l’arrivo dei soccorsi e in particolare da un medico e alcuni infermieri che avevano assistito all’incidente dal campo base del soccorso, 30 metri più in basso. Sul posto sono poi arrivate le ambulanze del Suem e l’elicottero di Treviso Emergenza. Ma nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi per Giuseppe Sinico non c’è stato nulla da fare. Gli altri feriti sono stati trasportati nei vari ospedali in ambulanze e il più grave in elicottero. Parole di cordoglio e di incoraggiamento sono arrivate dal presidente della Regione, Luca Zaia, per la disgrazia accaduta: “Esprimo le condoglianze alla famiglia della vittima dell’incidente accaduto oggi a una jeep del Soccorso Alpino di Asiago lungo una mulattiera sull’Ortigara e un augurio di pronta guarigione alle persone rimaste ferite. Voglio anche far pervenire la mia vicinanza all’Associazione Nazionale Alpini e ai soccorritori i quali, oltre ai danni fisici subiti, stanno sicuramente vivendo momenti di grande sconforto”. Il presidente ha poi aggiunto: “Io non posso che manifestare anche in questa tragica occasione la mia gratitudine e i miei sentimenti di stima nei confronti dei volontari del soccorso alpino, per la quotidiana opera di assistenza che svolgono in un territorio difficile e insidioso, dimostrando un coraggio e una generosità non comuni”.

Di Redazione Thiene On Line

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