Per due anni interi aveva trascorso il suo tempo libero a scrivere lettere ed esposti anonimi, firmandosi con nomi di ignari cittadini. Ed ecco che al commerciante, al cacciatore e al semplice compaesano di turno, arrivava Guardia di Finanza, ma anche Polizia locale e Arma dei Carabinieri. Un passatempo maniacale quello dell’operaio di Arsiero denunciato nel febbraio scorso, dai carabinieri con le gravi accuse di sostituzione di persona (perchè utilizzava l’identitĂ  altrui), diffamazione (perchè riempiva le missive anche di insulti e ingiurie) e calunnia (perchè li accusava di reati mai commessi).Oggi l’operaio cinquantenne ha patteggiato la pena a due anni e due mesi, ottenendo la sospensione della pena.

 

Il 50enne di Arsiero era stato trovato in possesso dai militari che avevano fatto blitz in casa sua dopo mesi e mesi di indagini, buste, francobolli,appunti, foglietti e il pc utilizzato per scrivere gli esposti anonimi. Dietro i suoi gesti, risentimenti o vecchi rancori per le sue vittime, che ricevevano visite costanti di forze dell’ordine, che entravano in azione dopo le segnalazioni del 50enne. Capitava quindi che se ce l’aveva con un commerciante del suo paese, al quale aveva sentito dire qualcosa che non gli andava a genio, lui si metteva davanti al computer e a nome di un concittadino scelto a caso, scriveva un esposto che faceva poi recapitare alla Finanza per segnalare che dall’attivitĂ  del malcapitato uscivano clienti senza scontrino. Ma questo è solo un esempio delle macchinazioni cerebrali di cui era capace lo ‘scrittore folle’, che aveva collaudato una prassi a scadenza giornaliera con centinaia di esposti sui quali i militari della stazione di Arsiero hanno lavorato per due anni prima di riuscire ad identificarlo. Numerosi gli esposti anche all’Enpa, a cui il ‘corvo di Arsiero’ spediva segnalazioni anonime, denunciando maltrattamenti inesistenti, al solo scopo di mettere nei guai il compaesano che gli stava ‘sul naso’.
Oggi, l’imputato ha scelto il patteggiamento e gli è stata quindi inflitta una condanna a due anni e due mesi.

di Redazione Thiene on line

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