L’ottantenne di Cogollo si fidava ciecamente di lei e, alle prime sparizioni di soldi e gioielli, le credeva quando la ladra le diceva “è possibile che tu le abbia gettate nell’immondizia, o ti sta confondendo”. E’ una storia vile. Di reati perpetrati ai danni di quelle persone fragili della società, che si dovrebbero proteggere e non ingannare. Nei guai con la giustizia è finita una collaboratrice domestica e dovrà rispondere assieme al compagno.
Lei C.M.C 52enne di Schio, lui L.M. 45enne di Thiene. Sono ritenuti responsabili dai carabinieri di indebito utilizzo di carte di credito, furto aggravato e ricettazione.
Secondo una prima ricostruzione fornita dai carabinieri della Stazione di Piovene Rocchette, che hanno seguito il caso con un’indagine che non ha tralasciato alcun dettaglio, nella squallida vicenda spiccherebbe il ruolo di una collaboratrice domestica infedele. Secondo l’accusa, per 10 anni la sceldense si sarebbe approfittata dell’ottantenne di Cogollo del Cengio di cui doveva prendersi cura. Invece le avrebbe portato via soldi, monili e carte di credito, il tutto per un valore complessivo di circa 100mila euro.
La presunta ladra, approfittando del proprio lavoro svolto nella casa dell’anziana cogollese, sarebbe arrivata a racimolare un ‘doppio stipendio’, rubacchiando di qua e di là. Ogni qual volta la vittima si accorgeva degli ammanchi, la 52enne era pronta ad incolparla di sbadataggine: “Ti sarai confusa e per errore avrai avrai buttato il bracciale tra i rifiuti”. Nonostante l’età, però, la pensionata avrebbe raggiunto la consapevolezza che quella signora che le faceva le pulizie in casa, altro non era che una profittatrice. Una donna che, non appena lei girava gli occhi, arraffava soldi e preziosi in ogni angolo della casa.
L’altro giorno i carabinieri hanno eseguito perquisizioni domiciliari nelle rispettive case dei due, dove sono state sequestrate le carte di credito, oltre al cellulare con qui la scledense avrebbe fotografato i gioielli dell’anziana. La coppia è stata denunciata, ma è a piede libero ed ora rischia il processo.
Paola Viero