Per il sindaco Piergildo Capovilla i suoi guai giudiziari sarebbero opera della minoranza, che farebbe ‘cattiva politica’.
Torna a gettare il sasso il primo cittadino, accusando l’opposizione del consiglio comunale di averlo fatto indagare dalla Procura in ben tre filoni d’inchiesta della Procura di Vicenza per una specie di vendetta per aver perso le elezioni alle scorse amministrative. Lo ha dichiarato al Giornale di Vicenza e le sue parole, le stesse che ha pronunciato in consiglio comunale e che circolano insistentemente in paese, hanno indotto la minoranza a spiegare una volta per tutte la verità.
“Premettiamo che ci auguriamo che il sindaco di Cogollo del Cengio dimostri la sua estraneità ai fatti perchè non fa onore al paese tutto quello che sta accadendo: come fa a dichiarare Capovilla che dietro quegli esposti c’è solo il nostro gruppo politico? Ci dispiace per lui, ma non è così e basta fare un accesso agli atti da parte sua per dimostrare quello che si ostina a dire a chiunque, buttando in politica quello che è reato penale”.
Alberta del Castello e Andrea Zordan di ‘Viviamo Cogollo’ avevano già affrontato l’argomento durante la seduta comunale straordinaria, dove il sindaco aveva parlato di un terzo procedimento penale di cui nessuno era a conoscenza. “Non sapevamo nemmeno che fosse coinvolto in un terzo problema con la legge e apprendiamo oggi, ancora una volta dai giornali, dell’annullamento delle multe ai motociclisti – continua la minoranza – , chi avrebbe dovuto riferirci questi dettagli se i fascicoli giudiziari sono coperti dal segreto istruttorio?
Detto questo, un leale in bocca al lupo al sindaco che è stato almeno onesto nel riferire del terzo procedimento, che solo lui poteva raccontare. Gli auguriamo di dimostrare la sua innocenza e di chiudere definitivamente questo libro di grane giudiziarie che non fanno male solo a lui, ma a tutti noi. Lui è il primo cittadino e anche fuori comune tutti si chiedono cosa stia accadendo a Cogollo, che non può essere macchiato di brutte dicerie. Noi però, non c’entriamo con queste ultime denunce e si metta in testa che i suoi problemi non li ha causati la politica: faccia piuttosto un’esame sulla sua condotta e si interroghi su come sia possibile, se il suo agire è trasparente come dichiara, che si ritrovi così inguaiato. Senza contare che le sue parole sembrano neanche velatamente accusare la Procura di prestarsi a giochi politici, cosa dalla quale non possiamo che dissociarci totalmente avendone piena fiducia: se c’è un rinvio a giudizio e un’indagine, gli elementi e le circostanze vagliate vanno ben oltre le opinioni e questo da pubblico ufficiale dovrebbe ben saperlo. Che la smetta di dire questa menzogna solo per distrarre l’attenzione dalla gravità dei fatti, una menzogna che sembrava essere stata chiarita in consiglio e che oggi, ritorniamo a leggere sui giornali”.
di Redazione AltoVicentinOnline