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Cogollo. “Ci fa vedere un passeggino?” e le portano via soldi e bancomat. Prese

Le due nomadi, madre e figlia di 32 e 16 anni, si erano introdotte nel noto negozio ‘Dal Castello’ a Cogollo del Cengio e, fingendosi normalissime clienti, avevano chiesto di potere visionare dei passeggini perché interessate ad acquistarne uno.

Mentre la titolare dava spiegazioni alla più grande sulla merce a disposizione, all’interno del proprio esercizio commerciale, l’adolescente si sarebbe intrufolata nel retro, prendendo di mira la borsa della proprietaria dalla quale avrebbe prelevato  il portafoglio contenente 2 mila euro ed il bancomat.

Quindi le due furfanti sono uscite dal negozio dileguandosi a bordo di una Fiat Punto bianca.
Al primi sportelli bancomat disponibili hanno prelevato, a più riprese, oltre 1500 euro.
Non c’è voluto molto per la vittima del furto con destrezza ad  accorgersi di essere stata raggirata dalla coppia di delinquenti.

Erano i primi giorni di ottobre quando i carabinieri di Piovene Rocchette hanno messo in moto la macchina investigativa, subito dopo avere formalizzato la denuncia dell’esercente di Cogollo del Cengio.

La denuncia  a piede libero è scattata ieri nei confronti di C.S e della figlia minorenne, residente a San Nazario.
Alle due senza fissa dimora, che hanno già precedenti per reati di questo genere, i militari del maggiore Vincenzo Gardin e del comandante di stazione luogotenente De Rosso sono arrivati grazie ai fotogrammi di una telecamera, che sarebbe riuscita ad immortalare il numero di targa dell’utilitaria usata dalla ladre.

Ieri i carabinieri hanno bussato alla porta delle due nomadi per notificare la denuncia in stato di libertà alle due donne, che proprio non se l’aspettavano,  credendo di averla fatta franca.
Invano, hanno tentato di negare l’evidenza, ma gli investigatori dell’Arma, nel corso della perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto e sequestrato gli abiti utilizzati  proprio il giorno del furto a Cogollo.

Vestiario immortalato dalle telecamere e che per i carabinieri rappresenterebbero l’ulteriore prova della loro colpevolezza.
Adesso gli uomini della compagnia dei carabinieri di Schio stanno cercando di capire se la coppia sia responsabile di altri furti denunciati nelle scorse settimane nel vicentino.

di Redazione AltovicentinOnline