Si è chiuso il cerchio, nella serata di ieri, attorno ai responsabili dell’episodio avvenuto in via Pasubio, di cui adesso risulta penalmente responsabile M.I., un 18enne residente a Mantova. E’ stato denunciato a piede libero per danneggiamento aggravato e disturbo alla quiete pubblica. Nei suoi confronti è stata emmessa anche una sanzione amministrativa di 102 euro per ubriachezza in luogo pubblico.

Secondo quanto riferito stamattina dalla Polizia Locale Altovicentino, che ieri pomeriggio si è mossa dopo la diffusione del video che riprendeva le gesta del giovane, lo stesso era in preda ai fumi dell’alcol. A provocare la reazione, che lo ha indotto a prendere a calci la fioriera di un negozio cinese, urlando ‘Chi comanda Schio’, sarebbe stata la mancata riparazione del proprio telefono cellulare, da parte del titolare del negozio stesso.

Nessuna responsabilità da parte degli altri due ragazzi, di cui uno minorenne, che dopo avere visto una partita di calcio, in un bar della zona, si trovavano in centro a Schio. Lì si sarebbero imbattutti nell’amico ubriaco.  Individuati ieri, grazie a delle testimonianze scattate solo dopo la diffusione in rete del filmato, i due si sono visti piombare in casa gli agenti del Comandnate Giovanni Scarpellini. I loro atteggiamento è stato sin da subito collaborativo, spiegando ai poliziotti cosa fosse successo col 18enne mantovano, che ad un certo si è tolto felpa e maglietta, girando per il centro di Schio a petto nudo.
Gli agenti hanno spiegato che è stata accertata la loro estraneità al danneggiamento della fioriera. Rintracciando poi  il vero colpevole, nei confronti del quale è scattata la denuncia.


nessuno ha composto il 112
Dopo la pubblicazione del video, da parte di Alex Cioni del comitato PrimaNoi, inviandolo inoltre alle redazioni giornalistiche locali, affinché l’opinione pubblica fosse a conoscenza di quanto accaduto, è scattata la polemica.
Da una parte il sindaco Valter Orsi, che non ci sta con l’accusa che Schio sia una città insicura, dopo il lavoro della Polizia Locale, che ha messo un freno agli episodi di violenza del 2018, con la decimazione delle baby gang che terrorizzavano la città. Quello dell’altra sera sarebbe un episodio che non c’entra niente con la micro criminalità. Orsi ha sottolineato l’aspetto amaro della vicenda dell’ubriaco di via Pasubio, mettendo in luce la mancata denuncia da parte di chi avrebbe dovuto chiamare le forze dell’ordine mentre andava in scena il vandalismo. Per dare la possibilità a Carabinieri e Polizia Locale di precipitarsi sul posto.
“Va bene diffondere il video, ma che prima ci si occupi di essere civili e di fare il proprio dovere”, rimarca Orsi.

Stamattina al sindaco ha risposto lo stesso Alex Cioni, che non è l’autore del video ma che a sua volta l’ha ricevuto da un cittadino che, come emerge dai fotogrammi, abita in via Pasubio. “Al Sindaco scledense faccio presente che è giusto chiedere ai cittadini di segnalare tempestivamente alla forza pubblica fatti del genere, ma è altresì vero che se questo non sempre accade, è dovuto ad una progressiva mancanza di fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Il che non è un bene. Però, invece di criticare unilateralmente i cittadini, dovrebbe leggere questo aspetto che emerge nella nostra società, come un campanello d’allarme, non come un comportamento incivile di chi assiste a simili fatti. Va detto poi che ogni documentazione filmata è essenziale che sia resa pubblica, anche utilizzando i social network, visto che è l’unico modo a disposizione di noi semplici mortali per essere informati su quanto accade realmente per le strade delle nostre città. Altrimenti c’é il rischio che si continui a minimizzare ogni fatto di cronaca circoscrivendo la questione ad un livello di errata “percezione di insicurezza”, decantando inversamente un livello di sicurezza considerato ottimale.

Eppure non si spiega la ragione per la quale Schio è una città sicura quando parallelamente si chiede a gran voce una maggiore presenza della forza pubblica nel nostro territorio attraverso un commissariato di Polizia. Stando così le cose ammetto di essere confuso, tuttavia ciò che mi meraviglia è una simile palese contraddizione da parte del Primo cittadino. Delle due, l’una. Chiudo ricordando che 4 anni fa lanciai la proposta di attivare a Schio il “Controllo di vicinato” coinvolgendo i cittadini anche attraverso i consigli di quartiere. Se ne è fatto qualcosa? Rilancio questa mia proposta propedeutica anche per riattivare il senso civico e di partecipazione da parte dei cittadini su un fronte tanto delicato quanto essenziale come quello della sicurezza urbana”.

Paola Viero

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